Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

sabato 30 settembre 2017

CATCH .44 -Mini Recensione-

Per la serie: non basta avere Bruce Willis nel cast per girare un film alla Tarantino, e lo scrive uno che non è proprio un grande fan di Quentin.
La storia riprende il solito cliché: banda criminale improvvisata (tre ragazze, in questo caso) e un lavoro (sporco) apparentemente semplice che finisce in disastro...
Non funziona nulla in questa pellicola, partendo dalla trama (tutto già visto, come detto), passando al montaggio NON cronologico delle scene (senza essere Tarantino), fino alla recitazione mediocre e svogliata di Bruce Willis e Forest Whitaker.  Abbiamo poi dialoghi pieni di parolacce messe lì a caso, con i protagonisti che raccontano barzellette e storielle sconce che non fanno ridere e l'immancabile "stallo alla messicana", il tutto perché fa molto Pulp Fiction. 
Ma non basta conoscere a memoria i giusti ingredienti per essere in grado di preparare un buon piatto.
Insomma, evitate come la peste questo film, non a caso uscito direttamente per l'Home Video anche negli USA.

VOTO: 4,5







venerdì 29 settembre 2017

I DUE NEMICI -Mini Recensione-

Un classico della commedia italiana ma di co-produzione inglese, come si evince anche dalla regia di Guy Hamilton.
Non a caso la sceneggiatura è di Age & Scarpelli e Suso Cecchi D'amico, cosa che si nota praticamente subito.
La storia è quella di un reparto italiano in Abissinia nel 1941 che, sotto la guida del capitano Blasi (Alberto Sordi), dovrà vedersela con i soldati inglesi del Maggiore Richardson (David Niven), scambiandosi il ruolo di vincitori e vinti più volte nel corso del film...
Ok, siamo alle solite: i soldati italiani sono rappresentati come dei lavativi, pronti a tirarsi indietro alla prima occasione anziché combattere, con tanto di commento musicale apposito per sottolinearlo. Ma pure gli inglesi sembrano piuttosto stereotipati, nonostante alla fine facciano una figura migliore.
E' probabile che gli sceneggiatori volessero sbeffeggiare il colonialismo e l'entrata in guerra del regime fascista, riuscendoci per altro benissimo (basti vedere l'uso che viene fatto della canzone Faccetta nera), però una leggera sensazione di déjà vu l'ho provata.
David Niven e Alberto Sordi sono comunque mostruosi, tanto che è difficile scegliere il migliore, nonostante la recitazione di Sordi un po' troppo sopra le righe per i miei gusti.

N.B.
Mi sono visto la versione non doppiata, dove tutti gli italiani parlano in inglese con un marcato accento maccheronico.

VOTO: 8




giovedì 28 settembre 2017

NIDO DI VESPE -Mini Recensione-

Uno dei pochi action francesi che, pur "scimmiottando" quelli americani, alla fine porta a casa la pagnotta.
Gli sbirri incaricati di scortare un boss della mafia albanese sono costretti a rifugiarsi in un magazzino della periferia di Strasburgo, dove una banda di ladri sta tentando di portare a termine un furto...
E' praticamente un remake non ufficiale di DISTRETTO 13 di John Carpenter ma ci sono anche citazioni ad altri film, come ALIENS-Scontro finale e I MAGNIFICI 7, tanto per citarne un paio.
Buono il cast internazionale, con un sorprendente Valerio Mastandrea nei panni di un poliziotto dell'Interpol, assieme a Nadia Farès, Benoìt Magimel e Pascal Greggory.
Non male la regia di Florent Emilio Siri.
Peccato per l'abuso di alcuni cliché da film americano che i francesi si ostinano a riciclare (male) in salsa d'oltralpe.

VOTO: 7+



mercoledì 27 settembre 2017

I CANNONI DI NAVARONE -Mini Recensione-

Sto decisamente diventando nostalgico.
Ecco un altro (grande) film bellico d'altri tempi con la classica missione quasi impossibile di un eterogeneo commando durante la seconda guerra mondiale.
Certo, a Gregory Peck nei panni del capitano inglese mancano modi e, sopratutto, l'accento british, ma basta la sua presenza scenica per rimediare.; c'è anche Antony Quinn, una garanzia in questo genere di pellicola.
E poi c'è l'incomparabile David Niven, in un ruolo che sembra avere meno spazio rispetto agli altri due, ma che nel terzo atto riesce a venir fuori, oscurandoli entrambi, in almeno un paio di scene.
La regia del discontinuo  J. Lee Thompson qui è asciutta e concreta quanto basta e anche gli effetti speciali, seppur datati, non sfigurano più di tanto.
Quasi dimenticavo la colonna sonora firmata dal grande Dimitri Tiomkin.

VOTO: 7,5



martedì 26 settembre 2017

BLACK HAWK DOWN -Mini Recensione-

Credo sia il miglior film di Ridley Scott e il miglior film bellico d'ambientazione moderna.
Il ritmo è serratissimo, grazie anche ad un enorme lavoro di montaggio di Pietro Scalia (da esaurimento nervoso, viste le infinità di inquadrature mosse girate con la camera a mano) per un Oscar strameritato; un film corale composto da un cast di giovani promesse dell'epoca, molte delle quali si son perse poi per strada.
I difetti però ci sono, tipo la solita ridondante retorica americana, con i somali che sembrano tutti sporchi e cattivi mentre invece tra i militari USA non mancano gli ufficiali impassibili tutti d'un pezzo.
Comunque sono 2 ore e passa di grande e "serio" intrattenimento.

VOTO: 7,5







lunedì 25 settembre 2017

I GUERRIERI DELLA NOTTE -Mini Recensione-

Uno di quei film dell'infanzia, che attendevo in TV come un evento e, soprattutto, decisamente migliore di come lo ricordavo.
I Warriors, durante un raduno di bande nel Bronx, vengono accusati ingiustamente di aver ucciso il leader dei Riffs.  Soli, in territorio nemico e braccati dalle gang rivali in cerca di vendetta, dovranno far ritorno a Coney Island cercando di portar a casa la pelle...
Il film ha un ritmo vertiginoso, un sacco di scene d'azione e di lotta magistralmente dirette da Walter Hill, una strepitosa colonna sonora da fine anni '70 e l'ottima fotografia notturna di Andrew Laszlo.
I membri del cast, James Remar e David Patrick Kelly a parte (che diventeranno attori feticcio di Hill) non avranno poi una grande carriera, ma sono tutti perfettamente in parte.
Un film probabilmente sottovalutato all'epoca, oggi un vero e proprio cult.
Da segnalare la versione Director's Cut, dove troviamo un prologo a disegni, che fa un parallelismo tra la storia del film e quella di antichi guerrieri greci in terra persiana, e degli inserti in stile fumetto che rovinano un poco il ritmo indiavolato della versione originale.
Meglio recuperare quella uscita al cinema nel 1979.

VOTO: 8,5



domenica 24 settembre 2017

RACE -IL COLORE DELLA VITTORIA -Mini Recensione-

Opera biografica sulle gesta di Jesse Owens alle olimpiadi del 1936 (ma non solo), con l'attore Stephan James nei panni del protagonista.
Un film probabilmente non abbastanza apprezzato da pubblico e critica che mi ha davvero sorpreso, anche perché ha almeno un paio di scene notevoli; e non tanto per come sono state girate, ma per quello che rappresentano e mostrano.
Owens, ad un certo punto, si ritroverà  a pensare che nella Germania nazista potrebbe avere quasi più diritti che nei democratici USA dove è nato e cresciuto. E' una contraddizione che funziona alla grande, che fa riflettere, senza nessuna retorica. Sarà proprio un atleta tedesco, che lui batterà in pista, a fargli comprendere a fondo l'orrore del nazismo.
Ma una volta tornato in patria da vincitore, Jesse Owen tornerà ad essere trattato da uomo di colore, com'era prima di diventare un campione olimpico.
Non solo un ottimo film sportivo, quindi.
La regia di Stephen Hopkins è abbastanza pulita, senza fronzoli e piuttosto semplice; il che non è detto che sia un male per un film come questo.
E' ben recitato, con ottime scenografie e storicamente abbastanza fedele, anche se Avery Brundage, interpretato da Jeremy Irons, è rappresentato in maniera un tantino troppo positiva.


VOTO: 7,5





venerdì 22 settembre 2017

IL TRENO -Mini Recensione-

E' sempre un piacere riscoprire vecchi film di cui avevo un vago ricordo perché visti l'ultima volta ai tempi dell'infanzia.
Questo è uno di quelli.
Grande Burt Lancaster, perfetto nella parte del disilluso eroe del film, apparentemente anche codardo, che fino alla fine pare non capire l'importanza di salvare dai nazisti quel treno carico di opere d'arte, anche a costo di sacrificare vite umane; sembra quasi che sia il destino, o la "sfortuna", a costringerlo ad andare avanti. Paradossalmente ne è più ossessionato il suo avversario, il  Colonnello Von Waldheim, ottimamente interpretato dall'attore inglese Paul Scofield, che arriva addirittura a disubbidire agli ordini per cercare di portare in Germania il suddetto treno.
Grande la fotografia in bianco e nero che rende più cupa l'atmosfera del film, compreso il finale, che non pare poi tanto a lieto fine...
Asciutta e pulita la regia di John Frankenheimer, subentrato ad Arthur Penn per volontà di Lancaster.

VOTO: 8,5



giovedì 21 settembre 2017

FORZA 10 DA NAVARONE -Mini Recensione-

Sequel fuori tempo massimo de I CANNONI DI NAVARONE del 1961, dove al posto di Gregory Peck e David Niven troviamo il grande Robert Shaw ed Edward Fox.
In più abbiamo Harrison Ford, un giovane Carl Weathers e Franco Nero.
La regia del "Bondiano" Guy Hamilton non è male, anche se tipica degli anni '70, ma la storia non sempre pare funzionare. Il tono generale del film è piuttosto leggero, i battibecchi tra i due protagonisti sono molto divertenti, ma certe scene li ho trovate un po' troppo sopra le righe; effetti speciali ormai datati.
Robert Shaw non delude mai, mentre Harrison Ford pare a tratti annoiato.
Franco Nero non è assolutamente credibile nel ruolo della spia nazista ma pazienza.
Tirando le somme, il film non annoia ma è alquanto imperfetto.

VOTO: 6


martedì 19 settembre 2017

BELOW -Mini Recensione-

Seconda guerra mondiale. Un sommergibile (e non sottomarino come leggo ovunque) americano raccoglie i tre unici sopravvissuti all'affondamento di una nave ospedale. Uno di loro è un'infermiera, che subito crea scompiglio in quando donna e, quindi, portatrice di sventura per i superstiziosi marinai. Poco dopo, strani e inquietanti fenomeni iniziano a manifestarsi a bordo...
Un interessante thriller dai toni soprannaturali ambientato durante la WW2, co-sceneggiato da Darren Aronofski; è bello teso, claustrofobico e con buoni colpi di scena.
David Twohy probabilmente è più bravo a sceneggiare che a dirigere, ma qui riesce comunque a fare bene anche il regista. Forse c'è qualche cliché di troppo, assieme a qualche licenza/forzatura storica riguardo i sommergibili del secondo conflitto mondiale, ma il film funziona.
La protagonista  femminile Olivia Williams non delude, così come il versatile  Bruce Greenwood; da segnalare anche un giovane Zach Galifianakis.
Da recuperare.

VOTO: 7




domenica 17 settembre 2017

007 VENDETTA PRIVATA -Mini Recensione-

Secondo e ultimo film di Bond interpretato da Timothy Dalton.
La pellicola parte bene, con un prologo davvero spettacolare e un notevole stunt.
Anche il Villain di turno, il granitico Robert Davi, funziona; ma la parte centrale del film mi ha proprio annoiato. Anche il regista John Glen pare quasi svogliato, a tratti.
La Bond girl è insulsa e caratterizzata malissimo: ci viene presentata come un'agente della CIA che sa difendersi durante una rissa in un bar ma poi diventa inspiegabilmente timida, impacciata e gelosa di Bond, per poi tornare a sprazzi capace di prendere a calci chiunque.
Buona l'idea di dare spazio a Q facendolo scendere "in campo" ma continuo a ritenere che i gadget di Bond risultino troppo improbabili e naif per un (relativamente) moderno action movie.
La colonna sonora di Michael Kamen, quando non richiama il tema bondiano per eccellenza, risulta troppo simile a quella di Die Hard; era lo stile di Kamen, d'accordo, ma mi aspettavo l'arrivo di McClane da un momento all'altro...
Il ritmo e la storia si riprendono nel finale, riuscendo quindi a strappare almeno la sufficienza.
Peccato non abbiano dato un'altra possibilità a Timothy Dalton perché qui secondo me funziona comunque alla grande.




venerdì 15 settembre 2017

007 ZONA PERICOLO -Mini Recensione-

Personalmente ritengo Timothy Dalton un Bond sottovalutato, così come questo film.
Mi sono ricreduto su Dalton dopo averlo visto in lingua originale, dove ovviamente si può apprezzare maggiormente la performance di un attore.
Il suo Bond non è spaccone come quello di Moore, né rude e un tantino bastardo come quello di Connery e forse è ancor meglio di Brosnam, che l'attore gallese sostituì all'ultimo momento (L'insulso Lazemby non lo considero nemmeno). 
Avrebbe meritato di interpretare almeno un terzo film.
Questa pellicola poi, che ho appena rivisto, mi piace un sacco.Certo, la prima parte contiene alcune ingenuità e scene sopra le righe più adatte al Bond di Moore, perché sembrano in contrasto col tono serio e credibile che Dalton cerca di dare a tutta la storia, ma la seconda parte diventa un solido action anni '80 ben girato.
John Glen è probabilmente il miglior regista dei film di 007 e le scene d'azione non deludono.
Grande anche Art Malik, che interpreterà qualche anno dopo il cattivone di True Lies.
Molto anni '80 ma ancora orecchiabile la canzone dei titoli di testa degli a-Ah.
Un film da rivalutare.




martedì 12 settembre 2017

ATOMICA BIONDA -Mini Recensione-

Un action movie con una specie di Jason Bourne al femminile (tratto da un fumetto) ambientato nella Berlino est del 1989...
Il trailer prometteva bene, adoro Charlize Theron, soprattutto in versione Bad Ass e i combattimenti a mani nude che si vedono nel film non deludono: sono ben girati, con lunghi piani sequenza, violenti, crudi e abbastanza realistici. Del resto il regista, tale David Leitch, è un ex stuntman esperto in arti marziali.
Charlize è super sexy e c'è anche un pizzico di sesso lesbo. Pure l'atmosfera da anni '80 è ricreata piuttosto bene.
Ma la trama?
Praticamente abbiamo la nostra protagonista, una spia dell'MI6 inglese, che durante un interrogatorio davanti ai superiori, fumando una sigaretta dopo l'altra, racconta quello che le è capitato con una serie di flash back.
C'è di mezzo anche l'immancabile lista di agenti segreti da recuperare ma i colpi di scena sono telefonati, con un James McAvoy  quasi irritante.
Insomma, un'occasione sprecata.


VOTO: 6.5




sabato 9 settembre 2017

IL VOLO DELLA FENICE -Mini Recensione-

Altro classico degli anni '60 (e poi della mia infanzia) che incredibilmente fu un flop al botteghino.
James Stewart è uno dei miei attori preferiti; in originale è molto più burbero e antipatico della versione doppiata dal comunque bravissimo Gualtiero De Angelis (che lo faceva apparire più bonaccione), ma anche qui è immenso. 
E ed era un vero pilota, tra l'altro.
Ma anche il resto del cast non scherza: Peter Finch, Richard Attenborough, Hardy Kruger, Ernest Borgnine, George Kennedy.
E Aldrich alla regia.
Ma perché non ne fanno più di film come questo?
Una pellicola che ricordo con ammirazione e fascino fin da quando ero piccolo.

VOTO: 9






Ne ho parlato anche nel mio canale youtube mettendolo al confronto con il remake del 2004. 






venerdì 8 settembre 2017

GIORNO MALEDETTO -Mini Recensione-

Un classico che ho recuperato qualche tempo fa.
Una mattina, un misterioso uomo con una menomazione al braccio sinistro scende dal treno a Black Rock, una sperduta cittadina ai limiti del deserto nel sud ovest degli Stati Uniti e subito crea scompiglio mettendosi a fare domande su un nippo-americano che viveva lì e del quale si sono perse le notizie...
Per me un vero e proprio capolavoro dalle atmosfere western, con un incredibile Spencer Tracy e altri comprimari d'eccezione: Robert Ryan, Ernest Bornigne, Lee Marvin e Walter Brennan, quest'ultimo impagabile come al solito.
Diretto con mano sicura da John Sturges (un grande regista purtroppo sottovalutato) con un'ottima fotografia.
Tre nomination ai premi Oscar del 1956: miglior regia, sceneggiatura e attore protagonista.
Magnifico!



lunedì 4 settembre 2017

DUNKIRK -Mini Recensione-

Da molti definita come la migliore pellicola di Nolan.
Un film corale, intenso, coinvolgente, non prolisso (come invece risultano essere gli altri lavori del regista inglese) e quindi tutto fila via senza perdersi in inutili lungaggini.
Ottimi gli interpreti, anche perché ci sono buonissimi attori per piccole parti (vedi Cillian Murphy).
E poi c'è Tom Hardy: probabilmente l'unico attore vivente capace di recitare in modo eccelso anche con il volto coperto da maschera e occhiali da aviatore praticamente per tutto il film.
Regia di Nolan magistrale, a tratti epica. Il nemico tedesco non si vede mai in faccia ma è sempre presente, non ti molla mai, non ti lascia tregua.
Lo devo ammettere: è un capolavoro!

VOTO: 8,5







sabato 2 settembre 2017

REC -Mini Recensione-

Ottimo horror spagnolo, quando ancora il genere "stile documentario in diretta"  non aveva saturato il mercato e i "cosiddetti".
Lo vidi al cinema assieme ad una banda di ragazzini annoiati che avevano optato per questo film dopo che non avevano trovato posto in un'altra sala.
L'inizio molto lento non prometteva bene, tanto che i ragazzini/e non la smettevano di brontolare e parlare tra di loro, ma quando (nel film) i pompieri e la giornalista scoprono i primi infetti nel palazzo in quarantena, ecco che gli adolescenti annoiati cominciarono ad abbandonare la sala in preda al terrore.
Una cosa mai vista prima!
Davvero, uno dei film più terrificanti degli ultimi anni, girato molto bene dai due registi spagnoli Plaza e Balagueró.  Quando lo rividi la seconda volta a casa, in DVD, mi fece lo stesso effetto, anche se conoscevo già la storia.
Peccato per il doppiaggio e l'adattamento italiano da denuncia e gli inutili sequel che rovinano anche il mistero e l'inquietudine del finale di questo REC.
Non male il remake americano anche se decisamente inferiore.


VOTO: 7,5