Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

domenica 28 agosto 2022

TERRA LONTANA -Mini Recensione-

Fine '800. Durante la corsa all'oro nel Klondike, un risoluto e scontroso cowboy, assieme al suo socio (e vecchio amico), vorrebbe portare la propria mandria di bovini dall'Alaska al Canada. Ma una serie di contrattempi e degli affaristi corrotti lo metteranno in seria difficoltà, fino alla resa dei conti finale...
L'accoppiata James Stewart /Anthony Mann è sempre una garanzia.
Ritengo che Mann sia stato uno dei migliori registi dell'epoca d'oro del genere western, assieme ovviamente a John Ford.
Stewart in lingua orinale risulta più burbero del solito (come ho già scritto altre volte: la storica voce italiana del grandissimo Gualtiero De Angelis lo ha sempre "ammorbidito" parecchio) ma la sua perfomance è impeccabile. Bravo il sempre affidabile Walter Brennan, così pure il resto del cast.
Il film ha una sceneggiatura da manuale, con personaggi ben caratterizzati, dove nulla, nemmeno il più piccolo dettaglio, viene lasciato al caso. 
Adoro questi vecchi western, che al giorno d'oggi possono sembrare a tratti pure parecchio ingenui, soprattutto nella messa in scena, ma che personalmente non mi stancherò mai di rivedere.
Roba simile non viene più né scritta e né girata, purtroppo.

VOTO: 7








venerdì 5 agosto 2022

PREY -Mini Recensione-

America 1719. Nella vastità delle Grandi Pianure una giovane Comanche tenta in tutti i modi di diventare cacciatrice. Il resto della tribù però continua a non considerarla, finché un misterioso predatore inizia a manifestare la sua presenza nei dintorni del territorio di caccia degli indiani...
Attendevo questo prequel di Predator da molti mesi, uscito da noi direttamente sulla piattaforma Disney+ (inspiegabilmente, col senno di poi).
Il plot si basa sull'idea originale degli sceneggiatori per il primo film, nel quale il protagonista doveva essere un nativo americano che nel terzo atto affrontava l'alieno usando le antiche tecniche indiane di caccia e sopravvivenza. Quando poi venne ingaggiato Schwarzenegger come leader, il nativo americano diventò il personaggio di Billy, ovvero Sonny Landham. In Prey, però, il protagonista è femminile e l'ambientazione storica si ricollega al finale di Predator 2 (la pistola ad avancarica datata 1715). C'è anche una strizzatina d'occhio a Revenant, ma nel complesso tutto funziona.
Il ritmo è indubbiamente un po' lento nella prima parte ma personalmente non mi ha infastidito.
Brava la giovane protagonista, ben diretta da Dan Trachtenberg (già regista di quel gioiellino di 10 Cloverfield Lane).
Unica pecca, a mio modo di vedere, è che si notano i tagli di montaggio nelle scene truculente onde evitare un eventuale divieto per il pubblico più giovane. E di solito sono uno che non ama lo splatter gratuito.
Ottima invece la colonna sonora, con alcuni richiami (incredibilmente azzeccati) alle atmosfere de L'ultimo dei Mohicani.
Disponibile anche una versione con i dialoghi interamente in lingua Comanche.
Probabilmente il miglior film della saga se si esclude il primo capitolo diretto da McTiernan.

VOTO: 7+




mercoledì 3 agosto 2022

PREDATORS -Mini Recensione-

 Un gruppo composto da mercenari e criminali, prelevati da vari posti della Terra, viene paracadutato nel bel mezzo di una sconfinata foresta aliena per diventare carne da macello di un nuovo di un tipo di Predator...
Ok, messo così ammetto che il plot del terzo capitolo della saga dell'alieno cacciatore di uomini sembra strampalato, ma in realtà il film funziona.
Le atmosfere richiamano molto il prototipo, grazie all'ambientazione e alle musiche prese dal film originale e ri-arrangiate, anche se il compositore non è più Alan Silvestri.
Adrien Brody palestrato è convincente, così come la co-protagonista, una tostissima Alice Braga. I comprimari invece sono un po' stereotipati ma gli attori sono tutti perfettamente in parte.
La regia di Nimród Antal non è male ma il ritmo della pellicola latita un po' nella parte centrale e il personaggio di Laurence Fishburne risulta quasi superfluo; bene invece il primo atto, così come la scelta di non mostrare subito gli alieni predatori.
Forse fa storcere il naso il fatto che qui troviamo dei Predator più grossi e cattivi dei precedenti ma, contemporaneamente, risultano un po' troppo facili da uccidere.
Non vale il primo Predator di McTiernan, ma se la gioca bene col secondo capitolo.


VOTO: 7-