Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

domenica 30 settembre 2018

SALYUT 7-La storia di un'impresa -Mini Recensione-

Nel 1985, la stazione spaziale sovietica Salyut 7 smette di funzionare andando fuori controllo, rischiando di precipitare sulla Terra.
Toccherà a due  coraggiosi cosmonauti russi andare in missione per tentare un difficilissimo e pericoloso recupero...
Questo film può essere considerata come la risposta russa ad APOLLO 13, un tantino fuori tempo massimo, però.
La drammatizzazione dei reali eventi è stata piuttosto esagerata a beneficio dello spettacolo, mentre molte scene di vita quotidiana sulla Terra dei due cosmonauti risultano piuttosto ingenue, con dialoghi forzati (in questo caso forse è colpa dell''adattamento dal russo all'italiano), ma la regia  di codesto Klim Shipenko è buona, con qualche virtuosismo tecnico azzeccato nelle scene ambientato nello spazio, così come risultano molto bravi gli interpreti.
Atmosfere degli anni '80 ben ricostruite e ottimi effetti speciali.
Alla fine, però, non si rimane totalmente soddisfatti.
C'è, infatti, un'eccessiva enfasi dell'eroismo (presunto) e della retorica patriottica della Russia comunista dei bei tempi che furono, anche se a ben vedere si potrebbe contestare la stessa cosa, in salsa USA, al blockbuster americano APOLLO 13 di Ron Howard.

VOTO: 7-



venerdì 7 settembre 2018

L'UOMO DI NEVE -Mini Recensione-

Svezia. Un Serial Killer rapisce alcune donne lasciando come segno un pupazzo di neve. Toccherà al detective semi alcolizzato e trasandato Harry Hole indagare sul caso.
Vado subito al sodo: a me è piaciuto questo thriller tratto da un romanzo di Jo Nesbø.
E' vero, alla fine, non tutte le cose vanno al loro posto mentre altri quesiti rimangono insoluti, ma Michael Fassbender è semplicemente perfetto nei panni del detective svedese Hole. C'è pure un Val Kilmer invecchiato malissimo  (ha avuto anche gravi problemi di salute, a quanto pare) ma tutti gli attori comprimari, secondo me, se la cavano benissimo.
Come già accennato, molte sottotrame rimangono insolute, ma ho visto di peggio. Probabilmente è pure prevedibile (si intuisce facilmente chi è l'assassino, secondo me) ma chi se ne frega, per una volta.
Il ritmo non è nemmeno così lento, per essere diretto da un regista svedese come Tomas Alferdson.
Bene anche le musiche di Marco Beltrami.
E poi io adoro i thriller con le atmosfere fredde e rarefatte, dove neve e ghiaccio ne fanno da padroni.

VOTO: 7




mercoledì 5 settembre 2018

ALIENS vs. PREDATOR 2 -Mini Recensione-

E parliamo un po' di questo sequel del già mediocre ALIEN vs. PREDATOR, diretto dal sopravvalutato regista Paul W.S. Anderson...
Il film parte dove finiva il precedente film, ovvero con la nascita del "Predalien", poi l'astronave dei Predators precipita nei dintorni di una cittadina nel Colorado e, quindi, inizia il massacro...
L'intenzione dei due fratelli registi e dello sceneggiatore era quella di rendere omaggio anche al film di James Cameron (da qui la scelta di usare Aliens al plurale nel titolo), non a caso anche la colonna sonora riprende molte sonorità che il compianto James Horner compose per quel film. Il musicista Brian Tyler cita anche alcuni passaggi delle partiture di Alan Silvestri del primo Predator (Horner e Silvestri sono 2 dei miei compositori preferiti, tra l'altro) ma i due "omaggi" stridono parecchio con la mediocrità della qualità delle scene che vediamo sullo schermo.
Una pellicola recitata male (doppiata pure peggio), con personaggi scontati, quasi da slasher movie degli anni '80, fintamente splatter e con alcune scene davvero di pessimo gusto (tipo quella dell'alieno ibrido in un reparto maternità). Trama con le immancabili ingenuità, situazioni per nulla originali e telefonate (il padre che si affaccia alla finestra dicendo "lo vedi, non c'è nessun mostro" ma poi...).
E gli attori, quasi tutti di origine televisiva con facce facilmente dimenticabili, non aiutano di certo.
Gli effetti speciali sono buoni ma tanto lavoro viene quasi sminuito dalla fotografia troppo scura che lascia intravedere ben poco. Gli Alien, poi, sembrano delle comparse in secondo piano, della carne da macello e nulla più.
Anche l'ibrido Alien/Predator non incute paura. Anzi, pare quasi goffo e involontariamente ridicolo.
Comunque si lascia guardare, guadagnando mezzo punto nel finale.

VOTO: 5--



domenica 2 settembre 2018

TREMORS -Mini Recensione-

Eccomi a parlare di TREMORS, fanta-horror del 1990 con i vermoni giganti, diventato un vero e proprio cult, dando il via a numerosi seguiti per l'home-video e anche a una serie tv.
Da qualche parte nel Nevada, dei vermoni giganti arrivati dal nulla cominciano a mietere vittime nei dintorni di una piccola cittadina in mezzo al nulla...
Rivisto dopo parecchio tempo, l'ho trovato non privo di difetti.
Un giovane Kevin Bacon e Fred Ward formano una coppia davvero affiatata, senza mai rubarsi la scena l'un l'altro. Ma tutto il resto del cast è azzeccatissimo. 
Il personaggio patito delle armi interpretato da Michael Gross mi è parso però quasi superfluo, tutto sommato; diventerà poi il personaggio principale dei sequel.
Un film molto divertente, che non spaventa ma, piuttosto, tiene abbastanza sulle spine. Ci sono ben poche scene truculente, a dire la verità, e quasi tutto avviene fuori campo.
La regia di Ron Underwood mi è parsa un tantino grezza in certe parti, con scene (credo) volutamente trash che comunque ben ci stanno vista l'atmosfera esagerata di tutta la pellicola. 
Effetti speciali datati ma ancora abbastanza validi.
Ho gradito molto le musiche, invece.
Un film nostalgico per quelli della mia generazione, ma forse non così buono come ricordavo.

VOTO: 7--