Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

domenica 18 settembre 2022

SENTIERI SELVAGGI -Mini Recensione-

Ethan Edwards, un reduce confederato della guerra civile americana, ritorna in Texas presso la famiglia del fratello. Poco dopo, una banda di indiani Comanche attacca la fattoria rapendo la nipote più giovane. Inizia così la lunga ricerca della nipote da parte di Ethan, accompagnato da un giovane meticcio indiano che la famiglia del fratello aveva adottato anni prima... 
Da molti considerato il capolavoro di John Ford, nel 1956 non fu accolto proprio bene dalla critica.
Il personaggio interpretato da Ethan Edwards non è certo positivo, ma John Wayne lo interpreta alla grande (soprattutto negli sguardi). A mio modesto parere, la miglior performance attoriale di Wayne dopo quella ne L'uomo che uccide Liberty Valance.
La regia di Ford è superlativa, con un occhio per la composizione dell'inquadratura che non ha rivali.
Non mancano un sacco di memorabili personaggi comprimari, che rendono questo western davvero epico. Perfino la colonna sonora di Max Steiner (stranamente per i mei gusti) non risulta eccessivamente pomposa e sfiancante.
La versione restaurata in HD rende il film ancora più spettacolare.
L'ultima scena (che chiude il cerchio con la prima), nella quale vediamo la figura di Wayne che si tiene un braccio (omaggio nei confronti dell'amico Harry Carey) che si allontana con passo dinoccolato mentre la porta si chiude davanti alla macchina da presa, per me rimane il finale più bello della storia del cinema! 

VOTO: 8,5 







venerdì 9 settembre 2022

THOR: LOVE & THUNDER -Mini Recensione-

 Ritorna il dio del tuono, questa volta alle prese con un alieno in grado di sterminare gli dei e il ritorno di Jane Foster nei panni dei Mighty Thor...
Il precedente Thor: Ragnarok mi era piaciuto, perché era divertente e fracassone al punto giusto. Questo, invece, mi ha letteralmente sbigottito.
Lasciare mano libera a Waititi non è stata una buona idea, a mio avvisto. Il regista e co/sceneggiatore ha davvero esagerato con un umorismo demenziale quasi sempre fuori luogo. Per non parlare del fatto che ha stravolto il personaggio di Thor, il quale non è mai stato una cima nemmeno negli altri film Marvel, ma qui è diventato un completo idiota!
Poi c'è Christian Bale, che da buon attore da "metodo" interpreta il cattivo di turno in modo tormentato ed eccessivamente teatrale. Calca molto la mano e questo suo tono serioso fa a pugni con il resto del film (e del cast). Nemmeno la trama secondaria che coinvolge Jane Foster convince.
L'unica parte "genuinamente" comica è quella in cui compare  Russell Crowe, che in originale parla con un improbabile accento greco (interpreta Zeus).
Come da tradizione Marvel, non mancano nemmeno le incongruenze di sceneggiatura, tipo quando i nostri eroi devono usare un particolare escamotage per spostarsi da una parte all'altra dell'universo ma poi, magicamente, possono farlo a piacimento.
Insomma... togliete il fiasco a Taika Waititi!


VOTO: 4





domenica 4 settembre 2022

IL CAVALIERE DELLA VALLE SOLITARIA -Mini Recensione-

Un cavaliere solitario, dopo aver trovato ospitalità presso una famiglia di agricoltori di una sperduta valle del Wyoming, si ritroverà a dover difendere i contadini della zona dalle minacce dei fratelli Ryker, che vorrebbero impossessarsi definitivamente di tutti i pascoli della vallata...
Una pietra miliare del western americano che finalmente ho potuto apprezzare in versione originale e in alta definizione, con un'incredibile messa in scena per una pellicola che, a detta di molti, ha portato a un'evoluzione del genere. Qui troviamo, infatti, una rappresentazione della violenza più cruda e spettacolare rispetto ai western girati fino ad allora (siamo nel 1953).
Van Heflin sembra nato per interpretare il cocciuto contadino che non vuole mollare la propria terra, mentre il giovanissimo Brandon De Wilde spesso riesce a rubare la scena agli altri attori.
Alan Ladd è sempre stato considerato un attore troppo basso per gli standard di Hollywood di quei tempi, ma qui compensa alla grande la sua mancanza di prestanza fisica con una recitazione asciutta, con movenze lente e ben calcolate. Indimenticabile Jack Palance nei panni del pistolero cattivo, un modello a cui si ispireranno praticamente tutti i film western venuti dopo.
La regia di George Stevens è perfetta, con alcuni notevoli guizzi di montaggio e, come accennato, una certa crudezza durante gli scontri a fuoco. Bravo anche a far percepire l'attrazione fisica tra la bella moglie dell'agricoltore e il pistolero Shane senza mostrare nulla di scabroso.
Non amo particolarmente le vecchie colonne sonore, quasi da "operetta", che andavano per la maggiore in quegli anni, ma devo ammettere che Victor Young è riuscito a comporre un accompagnamento azzeccato, non troppo invadente e a tratti epico.
Grande fotografia, nonostante  il rapporto d'aspetto 1,37:1 della versione originale (praticamente un formato 4/3 televisivo).
Omaggiato da Clint Eastwood con Il Cavaliere Pallido, che di fatto ne è un remake non dichiarato.
Capolavoro.


VOTO 8