Finalmente parlo di cinema western.
E, secondo voi, con quale film potevo iniziare?
1952.
In pieno periodo di Maccartismo, una sceneggiatura scritta da Carl Foreman, uno di quelli finiti nella lista "nera" (o rossa, in questo caso) di Hollywood, sospettati di essere filocomunisti, finisce tra le mani di un regista di origini austriache, tale Fred Zinnemann.
WHAT? Si chiesero i più.
Cosa volete che ne sappia un austriaco di come si gira un western?
Ma gli scettici si sbagliavano.
Carl Foreman
Fred Zinnemann
Sono questi gli antefatti di uno dei più famosi film western della storia del cinema.
Ci sarebbe molto altro da dire riguardo allo stretto legame della pellicola col Maccartismo, ma non voglio impelagarmi in analisi socio politiche dell'epoca.
Comunque forse è anche per questo che il film risulterà così ben riuscito ed interpretato.
Lo ammetto.
Gary Cooper non mi aveva mai colpito più di tanto, ma quando vidi MEZZOGIORNO DI FUOCO in DVD, in lingua originale, dovetti ricredermi.
Cooper qui interpreta Will Kane, il Marshal cittadino che, il giorno del proprio matrimonio, non può far a meno di rimanere in città in attesa del ritorno di Frank Miller, fuorilegge che lui stesso aveva arrestato anni prima e che ora, uscito di prigione, è deciso a fargliela pagare.
La bella Grace Kelly è Amy, la sua neo moglie quacchera, molto più giovane di lui.
Amy è contraria alla violenza e vorrebbe che Will se ne andasse via con lei lasciando perdere Miller.
Ma Kane non ci sta, gira il calesse e torna indietro, convinto che la popolazione di Hadleyville lo aiuterà a riacciuffare un'altra volta il bandito in cerca di vendetta.
Ma Will Kane si sbaglia: nessuno in paese vuole immischiarsi nella faccenda, compreso il suo vice, deluso per il fatto che Kane stesso non lo abbia proposto come suo sostituto.
E anche l'unico volontario che si era fatto avanti cambierà idea dopo aver saputo che tutti gli altri hanno rinunciato.
Intanto, alla stazione, i 3 complici di Miller stanno aspettando il suo arrivo con il treno di mezzogiorno.
La neo moglie di Kane decide di andarsene senza di lui, proprio con lo stesso treno sul quale arriverà Miller; aspetterà mezzogiorno nella Hall dell'albergo locale, dove alloggia anche la ex fidanzata di Kane, Helen Ramirez, a sua volta ex proprio di Frank Miller.
Anche Helen decide che è meglio andarsene, con il ritorno del fuorilegge, così come ha fatto quella stessa mattina il giudice che lo condannò.
Helen e Amy finiscono però per scambiare 4 chiacchiere e sarà proprio Helen che riuscirà a farle capire quanto Will sia innamorato di lei e che non dovrebbe lasciarlo.
Nel frattempo mezzogiorno è arrivato e il treno pure. Così come Frank Miller.
E Will Kane si prepara a ricevere il ritorno di Miller e i suoi scagnozzi, da solo, in una città deserta.
Helen Ramirez parte mentre Amy, all'ultimo momento, decide di tornare in città in aiuto del marito...
Il resto è storia, come si suol dire.
Gary Cooper
Grace Kelly
Thomas Mitchell
Lon Chaney Jr.
Questa, in sintesi, è la trama.
Ora passiamo all'aspetto tecnico del film.
La fotografia è priva di filtri e in bianco e nero, oltre che in formato 4/3. Una scelta voluta, per ottenere più realismo, oltre che per il budget piuttosto basso.
Poi c'è la regia di Zinnemann: che alterna il girovagare del Marshal Kane per le vie della città alla ricerca di aiuto e le rotaie che si perdono all'orizzonte, là dove dovrebbe arrivare la minaccia da un momento all'altro.
Come se non bastasse, man mano che il film procede, Zinnemann inserisce sempre più spesso inquadrature di vari orologi per ricordare allo spettatore che il tempo scorre in fretta.
E lo fa usando zoomate e inquadrature piuttosto ardite per un western.
C'è da dire che, forse per la prima volta, un regista ci fa vedere l'impavido uomo di legge del west in condizioni un po' malconce; è un po' avanti con l'età, inoltre dopo un po' si ritrova con i vestiti sporchi e la faccia tumefatta a causa di una scazzottata con il proprio vice, il quale ha il volto di un giovane Llyod Bridges.
Il cast di comprimari è eccezionale. Oltre ai vari volti noti del genere western di quegli anni, tra cui spicca Thomas Mitchell (premio oscar nel western OMBRE ROSSE di John Ford) che interpreta il sindaco che convincerà altri cittadini a voltar le spalle all'uomo di legge, c'è un invecchiato e malinconico Lon Chaney Jr., nel ruolo del vecchio Marshal che ha preceduto Kane.
Il film vinse in tutto 4 premi Oscar:
Una statuetta andò a Gary Cooper come miglior attore protagonista; un altro venne assegnato per il montaggio a Elmo Williams & Harry W. Gerstad e altri due per la colonna sonora e la miglior canzone.
Dimitri Tiomkin dovette dividere il secondo Oscar con Tex Ritter, autore del testo della famosa Do not forsake me, Oh my darlin.
Nel film compare anche, nel ruolo di uno dei scagnozzi di Frank Miller, un giovane e semi sconosciuto Lee Van Cleef
Eccolo nei titoli di testa, con l'indimenticabile canzone del film in sottofondo.
Che dire ancora, di questo straordinario film?
Be', per esempio che molte star di Hollywood in realtà lo odiavano, e non per il fatto che molti presunti filocomunisti ci avessero lavorato.
Il grande regista Howard Hawks, per esempio, caro amico di Gary Cooper tra l'altro, non sopporta l'idea che un impavido uomo di legge, invece di sbrigarsela da solo contro la banda di fuorilegge, se ne andasse in giro a supplicare l'aiuto dei propri concittadini.
"E' anti-americano" diceva.
Fu anche questo uno dei motivi che portò Hawks a girare, qualche anno dopo, UN DOLLARO D'ONORE, in cui compariva John Wayne che la pensava esattamente allo stesso modo.
C'è una sorta di antagonismo tra queste due pellicole western: meglio MEZZOGIORNO DI FUOCO o UN DOLLARO D'ONORE?
Io, personalmente, preferisco il primo (seppur di poco), anche se il mio western preferito in assoluto è un altro...
Ma ne parlerò un'altra volta.
Per oggi è tutto, credo.
Alla prossima.