Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

venerdì 23 novembre 2018

IL CAVALIERE OSCURO-IL RITORNO -Mini Recensione-

Finalmente sono riuscito a farmi venire la voglia di guardarmi le quasi 3 ore del terzo capitolo della trilogia su Bat Man di Christopher Nolan.
Sinceramente mi aspettavo peggio, a parte un enorme vuoto di sceneggiatura (come diavolo ha fatto Wayne a rientrare a Gotham senza farsi vedere?). In effetti non sono un grande fan di Nolan, né dei suoi film sul supereroe col mantello, perché si prende troppo sul serio risultando spesso involontariamente ridicolo e ingenuo, ma qui mi ha (quasi) sorpreso.
Ci sono molti personaggi, tutti sufficientemente caratterizzati e con dei ruoli determinanti.
Gli attori sono ben diretti e in parte, però Christian Bale viene spesso oscurato dagli altri, perfino dalla Hathaway. Menzione speciale per Joseph Gordon-Levitt mentre ho trovato quasi insopportabile l'esagerata recitazione di Tom Hardy (in lingua originale); ok, indossa una maschera per tutto il film, quindi doveva in qualche modo "compensare", ma non mi ha convinto del tutto.
Veniamo ora all'elemento che mi ha dato maggiormente fastidio: la musica di Hans Zimmer.
Quasi 3 ore di martellante, pomposa e ridondante musica perennemente in sottofondo, nel classico stile di Nolan, mi ha decisamente sfinito.
E questo pregiudica inevitabilmente il mio giudizio finale.



VOTO: 7--

mercoledì 14 novembre 2018

RED TAILS -Mini Recensione-

Quando un film viene definito "inedito" da Sky (effettivamente non c'è stata traccia nei cinema italiani) ed è diretto da un regista sconosciuto, inevitabilmente mi suona in testa un campanello d'allarme.
Ma ogni tanto mi capita di non voler ascoltare questo campanello, quindi questa volta ho deciso di dare una possibilità a questa pellicola.
La storia, per chi non è esperto in materia, racconta delle gesta del primo squadrone di piloti afroamericani della WW2, squadrone che aveva base proprio in Italia.
Il film inizia subito con un combattimento aereo ma praticamente al primo fotogramma cosa mi ritrovo? Il ghigno sadico di un pilota nazista che sottolinea, parlando un aspro tedesco, il suo desiderio abbattere più aerei americani possibile.
Partiamo male. Ma molto male.
Capisco subito a cosa andrò incontro, ovvero la sagra degli stereotipi e cliché: il pilota scavezzacollo, quello religioso, il capitano ubriacone, la mascotte del gruppo, il novellino.
I tedeschi praticamente senza e volto (tranne quello col ghigno a inizio film, che riapparirà più volte), tutti cattivi e con la mira piuttosto scarsa.
Non manca, ovviamente, il conflitto tra ufficiali bianchi e quelli di colore, la storia d'amore che...(no spoiler), oltre al finale scontato, anche riguardo il destino di ogni personaggio principale.
Ci ho azzeccato in tutto.
Anche la colonna sonora, sebbene non mi sia dispiaciuta, cade nell'errore di creare un tema "pizza e mandolino" quando ci sono alcune scene ambientate nel paesino italiano (stereotipato pure quello).
La regia di codesto Anthony Hemingway è troppo "televisiva", non a caso viene da quel mondo lì, quindi risulta piuttosto piatta ed elementare.
Buoni gli effetti speciali, con un sacco di aeroplani da guerra in CGI fotograficamente abbastanza realistici.
Eppure la recitazione non è male, se si chiude un occhio (anzi, un orecchio) all'improbabile parlata in italiano (in lingua originale) di Daniela Ruah, con Cuba Goodwin Jr. forse un troppo "scolastico" ma con Terrence Howard una spanna sopra tutti senza faticare troppo.
Un'occasione sprecata, un film ambizioso girato però male e troppo in fretta, storicamente licenzioso (il combattimento finale) e anche leggermente retorico.
Incredibilmente, però, intrattiene bene e non ci si annoia.

VOTO: 6 "politico"






lunedì 12 novembre 2018

TOMB RAIDER (2018) -Mini Recensione-

Reboot di TOMB RAIDER, con l'attrice scandinava Alicia Vikander al posto di Angelina Jolie nei panni di Lara Croft.
La nostra eroina, qui, è ancora una neofita dell'archeologia ma decide  comunque di partire alla ricerca del padre scomparso nei pressi di una misteriosa isola nei pressi del Giappone...
Dimenticatevi la Lara della Jolie, che entrava in scena sculettando e strabuzzando gli occhi in favore della macchina da presa, saltava, sparava, prendeva a calci tutti quanti senza quasi nemmeno rovinarsi il trucco. Qui abbiamo una ragazza con un fisico decisamente più asciutto, molto atletico e  e credibile, un viso acqua e sapone, che pare piuttosto insicura all'inizio.
La trama mi è sembrata in ogni caso molto più decente dei film precedenti, anche se le scene d'azione paiono riprese direttamente da uno dei videogame della saga.
La recitazione è decisamente migliore rispetto ai due capitoli con la Jolie, non solo della Vikander ma pure del villain di turno, ovvero Walton Goggins (anche se a tratti, come dico spesso, un tantino sopra le righe per i miei gusti), e dei vari coprotagonisti.
La regia del norvegese Roar Uthaug è nella norma, nonostante la scena iniziale del combattimento in palestra di Lara sia piena di "scavalcamenti di campo" che creano confusione (non si capisce chi è che le sta prendendo e chi sta menando).
Musiche non eccessivamente ridondanti, il che è un bene.
Insomma, un discreto film d'intrattenimento neanche troppo esagerato, che si lascia ben guardare dall'inizio alla fine.

VOTO: 6,5