Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

domenica 25 febbraio 2024

The Creator -Mini Recensione-

Nell'anno 2065 è ancora in corso la guerra tra gli Stati Uniti e i robot "simulanti", creati dall'Intelligenza Artificiale, che hanno trovato rifugio in (Nuova)Asia. Il sergente americano Joshua Taylor, dapprima infiltrato tra i "simulanti", scopre che l'arma finale creata dall'IA ha in realtà le fattezze di una bambina...
Non male questo film di fantascienza prodotto dalla Fox, anche se a ben vedere il plot di partenza non è poi tanto originale.
Ottimi gli effetti speciali, che per una volta sono al servizio della storia (e non il contrario), anche per merito della buona regia di Gareth Edwards.
Bravissima la bambina co-protagonsita, che riesce a sopperire la mancanza di carisma di John David Washington (il figlio del ben più talentuoso Denzel). Ken Watanabe invece è sempre una garanzia.
Sorprendentemente ho gradito anche le musiche di Hans Zimmer, per nulla ridondanti e invasive (tenuto evidentemente bene a freno dal regista), solo un tantino autoreferenziali.
Bene anche a livello di sceneggiatura, nonostante il terzo atto troppo prevedibile, plot twist compreso, che però ha il pregio di arrivare dritto al climax senza sfiancare lo spettatore.
Non è un film privo di difetti, ma merita di essere visto.


VOTO 7 


lunedì 19 febbraio 2024

Indiana Jones e il quadrante del destino -Mini Recensione-

 New York, 1969.  Mentre tutti festeggiano l'allunaggio, un anziano Indiana Jones riceve la visita della figlia di un suo vecchio amico, che lo coinvolgerà in un'ultima incredibile avventura...
Ricordate le voci su quanto fosse brutto questo nuovo capitolo di Indiana Jones, ancora mesi prima che il film uscisse nelle sale?
Beh, non volevo crederci, ma le cose stanno proprio così!
Harrison Ford ce la mette tutta, ma a ottanta e passa anni è dura essere credibili in un film d'avventura e azione. Phoebe Waller-Bridge è antipatica come non mai e Mikkelsen ha sempre la stessa faccia da bastardo. Gli unici a salvarsi sono Toby Jones e John Ryes-Davies.
Il prologo (con un Ford ringiovanito digitalmente) ambientato durante la seconda guerra mondiale non sarebbe nemmeno male, ma viene rovinata da una brutta CGI e, soprattutto, dall'abuso del Deux Ex Machina per tirare fuori dai guai il nostro eroe.
Il terzo atto è una delle cose più indecenti che abbia visto sul grande schermo negli ultimi anni.
Regia di Mangold non pervenuta (e sì che non è uno sprovveduto).
Deludenti anche le musiche, a volte persino insopportabili, tipo quando viene accennato al clarinetto (credo) il tema di Indiana Jones ogni qual volta il protagonista riesce a ingannare i nazisti. Va bene una, va bene due, ma non me lo puoi ripetere ogni 30 secondi.
In conclusione, secondo me Spielberg ha permesso questo scempio solo per far rivalutare il suo Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo.


VOTO: 4,5 


domenica 18 febbraio 2024

MISSION: IMPOSSIBLE- Dead Reckoning - Parte uno -Mini Recensione-

 Tornano Ethan Hunt e il suo team, tanto per cambiare soli contro tutti, costretti ad affrontare una pericolosissima minaccia digitale e un vecchio nemico...
Ennesimo capitolo della saga di Missione: Impossibile (in realtà la prima parte), faticosamente portato a termine durante la pandemia.
C'è troppa carne al fuoco, con una narrazione farraginosa, Colpa anche della regia di McQuarrie, che si incarta ogni qual volta c'è un dialogo (con "spiegone"), per non parlare dei ripetuti scavalcamenti di campo che creano ancor più confusione.
Le scene d'azione invece funzionano (la fuga a bordo della vecchia Fiat 500 gialla sembra uscita direttamente dal manga di Lupin III)  ma qua e là si nota l'abuso del digitale.
Tom Cruise risulta perennemente annoiato e Henry Czerny è insopportabilmente sopra le righe, finendo per fare la parodia dello stesso personaggio presente nel primo capitolo. Poi c'è Shea Whinham, che ruba la scena ogni volta che compare sullo schermo. Bene il cast femminile.
Infine la colonna sonora: ridondante (senza un tema musicale ben definito), onnipresente e sfiancante (quanti danni ha fatto Hans Zimmer con i suoi proseliti?).
Per me è un no.

VOTO: 5.5