New York, 1969. Mentre tutti festeggiano l'allunaggio, un anziano Indiana Jones riceve la visita della figlia di un suo vecchio amico, che lo coinvolgerà in un'ultima incredibile avventura...
Ricordate le voci su quanto fosse brutto questo nuovo capitolo di Indiana Jones, ancora mesi prima che il film uscisse nelle sale?
Beh, non volevo crederci, ma le cose stanno proprio così!
Harrison Ford ce la mette tutta, ma a ottanta e passa anni è dura essere credibili in un film d'avventura e azione. Phoebe Waller-Bridge è antipatica come non mai e Mikkelsen ha sempre la stessa faccia da bastardo. Gli unici a salvarsi sono Toby Jones e John Ryes-Davies.
Il prologo (con un Ford ringiovanito digitalmente) ambientato durante la seconda guerra mondiale non sarebbe nemmeno male, ma viene rovinata da una brutta CGI e, soprattutto, dall'abuso del Deux Ex Machina per tirare fuori dai guai il nostro eroe.
Il terzo atto è una delle cose più indecenti che abbia visto sul grande schermo negli ultimi anni.
Regia di Mangold non pervenuta (e sì che non è uno sprovveduto).
Deludenti anche le musiche, a volte persino insopportabili, tipo quando viene accennato al clarinetto (credo) il tema di Indiana Jones ogni qual volta il protagonista riesce a ingannare i nazisti. Va bene una, va bene due, ma non me lo puoi ripetere ogni 30 secondi.
In conclusione, secondo me Spielberg ha permesso questo scempio solo per far rivalutare il suo Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo.
VOTO: 4,5
Ho visto anche di peggio, comunque e nonostante tutto salvo la prima parte ;)
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