Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

giovedì 20 agosto 2015

REMAKE di "COSE" varie...

Oggi voglio scrivere di getto la recensione di un film/remake/prequel che ho appena ri-visto.
Sto parlando de LA COSA, la versione del 2011.



Non fatemi però scrivere il  complicato nome del regista olandese, please.

Veniamo subito ai pregi di questo REMAKE del ben più famoso film di Carpenter (a sua volta rifacimento  del film di Howard Hawks/Nyby  del 1951).
Tutti e 3 i film, comunque, si basano sullo strepitoso racconto Who Goes There? di  John. W. Campbell, che consiglio di recuperare. Ma torniamo alla pellicola in questione...

I pregi.

L'atmosfera, che richiama parecchio il film del 1982, così come la colonna sonora, con citazioni alle composizioni originali di Morricone.

La storia, con l'ottima trovata di farne un PREQUEL anziché una fotocopia, anche se ci sono chiare scene che ricalcano quelle del precedessore, vedi la variante del test per capire chi è umano e chi un alieno, o la scena in cui l'essere mutaforme esce in fiamme dalla base, funziona bene!
E' stato fatto  pure un gran lavoro per fare in modo che gli accadimenti che si vedono sullo schermo combacino con quelli visti nel film carpenteriano. Alla fine tutto torna, più o meno,

Gli interpreti, anche se magari in molti avranno storto il naso per la presenza femminile, per di più nella parte del protagonista. Il cast di veri attori norvegesi funziona, sempre meglio dei classici attori americani che "giocano" a fare gli stranieri parlando un inglese/americano senza accenti.

Veniamo ora ai punti dolenti.

L'alieno mutaforme, che si vede decisamente troppo.
Nel film di Carpenter le mutazioni erano ben mostrate ma (se non verso la fine) la creatura rimaneva comunque nell'ombra, o era mostrata per molto meno tempo. Penso sia stata una scelta voluta, alcune scene sono terrificanti (anche alla terza o quarta visione), tipo quando il mostro insegue i protagonisti nei corridoi della base norvegese. Ma il tocco digitale si nota troppo, a differenza degli effetti di Rob Bottin del 1982, magari più naif, ma sicuramente più viscerali e orrorifici.
Non dimentichiamoci che nel 2002 è uscito anche un videogame ispirato al film di John Carpenter, quindi la versione del regista olandese deve aver saccheggiato qualche cosa anche da lì.

L'astronave aliena, della quale era forse non vederne gli interni. Nel film di Carpenter non si sapeva se l'astronave l'avesse costruita la creatura oppure se avesse solo  "replicato" la razza in possesso di quella tecnologia. Del resto era più plausibile questa seconda ipotesi, nel limite della credibilità cinematografica.
Qui si intuisce che è proprio il mostro stesso ad averla costruita, vedi la strana figura computerizzata a blocchi  in 3D che continua variare la composizione e che doveva rappresentare il sistema di guida del disco volante. Secondo me non funziona la... cosa!

In conclusione.
Un film che non mi è affatto dispiaciuto, che a tratti regge il confronto con l'originale del 1982, ma che non convince a pieno. Carpenter è pur sempre Carpenter.
Curioso però che abbia avuto lo stesso insuccesso al botteghino dell'altro, ma dubito che col tempo acquisterà la stessa fama di cult movie.

Per oggi è tutto.