Prima guerra mondiale, Aprile 1917. Francia.
A due giovani caporali inglesi viene ordinato di avventurarsi in terra nemica per consegnare un importante messaggio al colonnello Mackenzie, onde evitare che i 1600 soldati del suo battaglione cadano in un'imboscata preparata dai tedeschi...
Il plot di partenza e la trama di questo nuovo film di Sam Mendes sono piuttosto semplici, ma è anche vero che doveva per forza essere così, dato che la macchina da presa non si stacca praticamente mai dai due protagonisti.
Il film comunque ti cattura fin da subito, anche se l'inizio è un po' lento.
Personalmente non sono un grande fan delle lunghe riprese senza stacchi, tanto meno dei film che sembrano girati dall'inizio alla fine come un unico piano sequenza (quasi sempre sono virtuosismi di regia gratuiti) e spesso mi distraevo nel cercare di capire dove e quando ci sarebbero stati i raccordi "mascherati" di montaggio. Dovrei quindi rivederlo una seconda volta (e in lingua originale) per apprezzarlo completamente, credo.
Bravi i due attori protagonisti, in particolar modo George MacKay (l'altro è Dean-Charles Chapman, visto ne Il trono di spade), ma anche quelli più "blasonati" che compaiono sullo schermo per una manciata di minuti.
Un film che porta lo spettatore letteralmente in trincea, o in una putrida buca nella terra di nessuno, o in mezzo ad un assalto in prima linea, come una (riuscita) evoluzione della famosa scena iniziale de Salvate il soldato Ryan.
A proposito di Spielberg: l'approccio alla guerra di Sam Mendes è molto diverso da quello del famoso regista americano. Questo film è spettacolare, ma mai pomposo, retorico e auto celebrativo come possono essere quelli di Spielberg (vedi anche War Horse) o di altri cineasti d'oltre oceano. 1917, infatti, è pervaso da un certo antimilitarismo, anche se il nemico è sempre sporco e cattivo (e non ha praticamente un volto) e alcune scene sanno di "già visto".
Nulla da eccepire (per una volta) sulla regia di Sam Mendes: come già accennato, ritengo che l'uso del piano sequenza ininterrotto sia un virtuosismo tecnico gratuito (se non ti chiami Alfred Hitchcock) ma, visto il risultato, approvo la scelta di tecnica di Mendes.
Bene anche la colonna sonora. Molto minimalista e mai invadente, che si adatta perfettamente all'atmosfera e al tono della pellicola.
Ottimi anche gli effetti speciali, che per una volta non sono riuscito a "percepire".
Per concludere: questo 1917 è un'entusiasmante esperienza visiva, che però vorrei poter rivedere una seconda volta per poter dare un giudizio completo e obiettivo.
VOTO: 8 (per il momento)