L'effetto serra provoca una serie di improvvisi e rapidissimi cambiamenti climatici che scateneranno un'altrettanto rapida glaciazione in tutto l'emisfero settentrionale. In tutto questo, uno scienziato che aveva tentato di avvertire i governi mondiali, si recherà a New York alla ricerca del figlio rimasto intrappolato nella città della Grande Mela...
Credo di averlo rivisto dopo circa una quindicina d'anni e devo ammettere che ho trovato questo ennesimo film catastrofico di Roland Emmerich molto meglio di quanto ricordavo. Certo, è volutamente esagerato, sotto tutti i punti di vista, ma funziona alla grande.
Emmerich non poteva scegliere attore migliore di Dennis Quaid come protagonista mentre un giovanissimo Jake Gyllenhaal già bucava lo schermo. Devo dire che "stranamente" i personaggi di contorno sono tutti ben caratterizzati, senza nemmeno troppi cliché.
La regia di Emmerich l'ho trovata semplicemente perfetta, almeno nel contesto di un blockbuster di questo tipo. Non manca il messaggio ecologista e la critica a una certa amministrazione governativa americana: la scena in cui i cittadini U.S.A. scavalcano il confine con il Messico è geniale.
Peccato per gli effetti speciali in CGI che appaiono un po' invecchiati, anche se ci sono pellicole molto più recenti nelle quali si è visto di peggio.
Mi azzardo a dire che questo è probabilmente il miglior film di Emmerich, sicuramente uno dei suoi lavori più sottovalutati.
VOTO: 7+
martedì 25 gennaio 2022
THE DAY AFTER TOMORROW - L'alba del giorno dopo -Mini Recensione-
domenica 23 gennaio 2022
PEARL HARBOR -Mini Recensione-
Due giovani piloti americani si innamorano della stessa donna, dopo che uno dei due è stato dato per morto dopo essere abbattuto sul canale della Manica mentre combatteva con i britannici.
Il suo ritorno creerà scompiglio proprio la vigilia dell'attacco dei giapponesi a Pearl Harbor...
Nel 2001 Michael Bay diresse questo pretenzioso Kolossal bellico che, a dette di molti, avrebbe dovuto "affondare" il Titanic di James Cameron riguardo a incassi e spettacolarità.
In realtà non vi si avvicina nemmeno lontanamente, nonostante la fotografia ultra patinata, le inquadrature ricercate, l'abuso di rallenty e un sacco di esplosioni in perfetto stile Bay.
Il triangolo amoroso, poi, è scontato e per nulla originale.
Se Ben Affleck, in qualche modo, riesce a salvarsi, Josh Harnett è totalmente fuori parte. Molto meglio Kate Beckinsale, mentre Alec Baldwin porta semplicemente a casa la pagnotta senza strafare. Menzione per John Voight nei panni del presidente Roosevelt.
La sceneggiatura di Randall Wallace è mediocre, piena di cliché, con dialoghi "amorosi" involontariamente stupidi e ridicoli, che non aiutano certo il trio di attori protagonisti.
Quando c'è di mezzo Wallace (lo stesso sceneggiatore di Braveheart) non mancano gli anacronismi e le inesattezze storiche, tanto da far risultare il film offensivo nei confronti dei veri militare e piloti presenti quel giorno a Pearl Harbor. Sembra quasi che i due protagonisti del film abbiano combattuto (e poi vendicato) l'attacco giapponese da soli.
Per non parlare del ridondante patriottismo americano che pervade la pellicola dall'inizio alla fine. Sorprendentemente, però, i giapponesi non sono rappresentati in modo troppo negativo.
Bene gli effetti speciali, anche dopo più di vent'anni dall'uscita del film.
Poi c'è la colonna sonora di Hans Zimmer, che qui comincia a far trasparire lo stile invadente e frastornante che diventerà di lì a poco il suo "marchio di fabbrica".
Insomma, il classico film di Michael Bay, tutto fumo (ed esplosioni) e niente arrosto.
VOTO: 5
giovedì 6 gennaio 2022
GODZILLA vs. KONG -Mini Recensione-
Qualche anno dopo gli eventi di Godzilla II, il lucertolone gigante torna ad attaccare una città americana, mentre a Skull Island alcuni scienziati (e la solita multinazionale priva di scrupoli) vogliono prelevare Kong per condurlo in Antartide e trovare l'accesso alla terra cava...
A rileggere il plot di questo ennesimo sequel della saga con i mostri della Warner mi rendo conto ancora di più di quanto è assurda l'intera storia. Anche partendo dal presupposto che gli spettatori sono pronti ad accettare l'esistenza di vari mostri giganteschi, non puoi inserire nella sceneggiatura un sacco di cavolate prese a caso, tipo l'esistenza della Terra cava, l'antigravità o i tunnel sotterranei che collegano vari punti del pianeta, perché la sospensione dell'incredulità va definitivamente a farsi benedire.
Un'altra cosa: ma la CGI negli ultimi anni è improvvisamente peggiorata? Siamo lontani anni luce dagli effetti speciali di Kong: Skull Island, tanto per fare un paragone recente.
La sceneggiatura è imbarazzante anche per altri motivi, tipo la bambina di 6/7 anni che partecipa a una pericolosa e potenzialmente mortale missione (nella quale perdono la vita in modo violento e truculento un sacco di persone adulte) e altri due adolescenti che finiscono tranquillamente per intrufolarsi in un laboratorio "ultrasegreto" della multinazionale del film (alla faccia del sistema interno di sicurezza) con l'aiuto di un adulto complottista che li porta con sé senza battere ciglio.
L'unico elemento positivo è il rapporto che si instaura tra il gorillone e la bambina sordomuta. La piccola attrice è davvero brava, tanto da oscurare il resto del cast (di adulti).
Il personaggio interpretato Kyle Chandler, poi, è totalmente inutile e non fa assolutamente nulla di rilevante, se non fungere da collegamento al precedente film con Godzilla (un altro genitore sciagurato a cui andrebbe tolto immediatamente l'affidamento della figlia, tra l'altro).
E che dire del regista che sembra prendersi troppo sul serio anche durante le situazioni più assurde?
Chi ha insegnato a Kong a tirare pugni come un pugile professionista? E Godzilla che risponde con quelle sue braccine corte?
Le scene in cui i due mostri si azzuffano, distruggendo mezza Hong Kong, risultano involontariamente ridicole.
Brutto, brutto, brutto film,
VOTO: 4