Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

domenica 30 aprile 2017

ROGUE ONE -Mini Recensione-

Quando è uscito, lo scorso Natale, avevo sentito commenti entusiasti da parte dei fan di Star Wars, quindi mi aspettavo qualche cosa di più. 
Invece ho trovato la storia e lo sviluppo alquanto prevedibili, sopratutto nella battaglia finale quando è facile intuire esattamente la sorte dei personaggi principali; questi ultimi, poi, appaiono piuttosto stereotipati: l'eroina che inizialmente è disinteressata a seguire la causa dei ribelli, l'androide che non la vede di buon occhio, i due ribelli che battibeccano per tutto il film ma che non possono fare a meno l'uno dell'altro, (ATTENZIONE SPOILER) l'immancabile sacrificio della coppia protagonista...

Buone le musiche, che richiamano molto i temi originali di John Williams e ovviamente gli effetti speciali. Regia anonima e conforme a quella dei soliti blockbusters americani (tante esplosioni, fotografia patinata, originalità zero).
Questo spin off è forse superiore al capitolo VII della saga ufficiale, anche se non ne sarei così sicuro.




sabato 29 aprile 2017

PRIGIONIERI DELL'OCEANO -Mini Recensione-



Finalmente sono riuscito a recuperare un altro capolavoro del Maestro del brivido.
Non è certo l'Hitchcock degli ultimi anni, almeno per le tematiche, ma si può comunque riconoscere il suo tipico tocco e la capacità di portare lo spettatore esattamente dove vuole.
Una nave è appena stata silurata da un U-boot tedesco; a bordo di una scialuppa si ritrova un gruppo di superstiti del naufragio ai quali si aggiunge un marinaio del sommergibile nazista a sua volta affondato..
Ci si può fidare del (presunto) capitano tedesco accolto a bordo della scialuppa? Sembrerebbe di sì, ma il pubblico è sempre un passo avanti perché "Hitch" ci mostra cose che i compagni di naufragio non sanno di lui, così la suspense e la paranoia non ti mollano mai.
Poi ci sono le storie dei vari personaggi, svelate un poco alla volta.
Il film non annoia mai, ci sono molti capovolgimenti di fronte che spostano le simpatie (e le antipatie) da un personaggio all'altro in continuazione.
Alla fine rimarrà una sola persona moralmente integra, che non indicherò, perché sono sicuro che in molti non abbiano mai visto questo capolavoro che entra di diritto tra i miei preferiti del grande Alfred Hitchcock.

Voto: 8.5





IL PATRIOTA -Mini Recensione-

Siamo tutti d'accordo che questo film sia pieno zeppo di patriottismo americano, un valore che noi europei e italiani non potremo mai capire.
Secondo me tecnicamente è molto valido, Emmerich eccede solo un po' troppo nell'uso (scontato) del rallenty in alcune scene, ma penso di poter dire che sia il suo film migliore, seppur molto "ruffiano" col pubblico americano (le inquadrature con la bandiera sventolante a stelle e strisce si sprecano), però almeno non ci sono clamorose ingenuità di sceneggiatura come in tutte le altre sue pellicole.
Gli dà anche una grossa mano l'epica colonna sonora di John Williams, comunque.
E chi, poi, meglio di Mel Gibson potrebbe interpretare un personaggio come quello di Ben Martin, l'eroe del film, che pare vincere la guerra d'indipendenza americana quasi da solo?
Certo, gli inglesi sono rappresentati come idioti e cattivi fino al midollo e l'antagonista di Martin è davvero un detestabile "son of a bitch" senza sfumature, ma nel contesto tutto funziona e, nonostante la durata di 3 ore, non annoia praticamente mai.
Dopo questa mia ultima visione, quindi, mi sento di rivalutare questo film.
E poi adoro certe "americanate".



venerdì 28 aprile 2017

IL CAVALIERE PALLIDO -Mini Recensione-

Grande western "moderno" che secondo me se la gioca con Gli Spietati, altro capolavoro di Eastwood.
Una specie di remake non dichiarato de Il cavaliere della valle solitaria, ma non solo. C'è anche un po' di Sergio Leone.
La regia di Eastwood è impeccabile e senza fronzoli come al solito, con molte sequenze da antologia: il montaggio alternato dell'inizio, lo scontro finale tra il predicatore e i Marshals, quest'ultimo citato da Kevin Costner nel suo bellissimo Open Range, a mio modo di vedere.

Voto: 8



giovedì 27 aprile 2017

LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE -Mini Recensione-

Lo ammetto, ero molto prevenuto riguardo a questo film, anche per via del modo di girare e vedere le cose di Mel Gibson: patriottismo, retorica, eroismo portato all'estremo...
Ma porca miseria, che cavolo di filmone!
Gibson non è Spielberg, ma se l'avesse girato quest'ultimo in molti avrebbero gridato al capolavoro assoluto.
Da quando uscì Salvate il soldato Ryan, tutti i film bellici dovettero confrontarsi con la famosa scena iniziale del suddetto film, ovviamente senza riuscirci.
Qui c'è una grande scena che riesce, quanto meno, a tener testa a quella con Hanks/Miller e il "suo" sbarco in Normandia e, se non fosse per un paio di "cafonate" che si potevano evitare, probabilmente Gibson avrebbe "battuto" Spielberg.
Ottima anche la prova di Andrew Garfield.

Voto: 8




mercoledì 26 aprile 2017

PHILADELPHIA

Ci ha appena lasciati Jonathan Demme.
Ammetto di non essere mai stato un suo fan accanito, ma indiscutibilmente era uno dei più grandi.




Mi sono riguardato Philadelphia, con un ancor giovane Tom Hanks che vinse un Oscar sacrosanto, ottimamente supportato da Denzel Washington (il quale avrebbe meritato almeno una nomination) e altri bravi attori.
La regia di Demme è strepitosa, sia tecnicamente (con l'uso della soggettiva in alcune parti, uno stile documentaristico in altre), sia nella messa in scena. Nessun eccessivo sentimentalismo o enfatizzazione dello stesso, nessun "buonismo" nei confronti dei gay, solo la pura e semplice realtà.
Però alla fine non si può fare a meno di non commuoversi.

Ci mancherai, Jonathan.







STAR TREK III -Mini Recensione-

Terzo capitolo della saga originale di Star Trek...
Un film lento, con la regia dello stesso Nimoy a tratti farraginosa. Alcune scene con effetti speciali appaiono davvero datate, tanto da sembrare più "naif" di quelle viste nei capitoli precedenti.
Credo sia la terza volta che mi capita di vederlo e, come per le altre volte, non mi ha convinto.
Le battute migliori ce le ha McCoy, mentre anche Kirk sembra piuttosto fiacco e Christopher Lloyd, nella parte dell'avversario Klingon, mi pare un po' sprecato.
Sembra più un episodio della serie tv, che un lungometraggio per il cinema.
Abbiamo però ancora le musiche di James Horner che riescono a sostenere bene il film nelle scene di battaglia tra astronavi.
Insomma, probabilmente il peggior film della serie (ancora peggio del bistrattato capitolo V), almeno secondo il mio modesto parere.




martedì 25 aprile 2017

LA PISTOLA SEPOLTA -Mini Recensione-

Ci sono state molte icone western nella lunga storia del cinema ma nessuna, secondo me, pareva davvero credibile nel ruolo di un "gunslinger", o "pistolero", come lui.
Non sto parlando di John Wayne, né di Gary Cooper, neppure di Clint Eastwood... sto parlando di Glenn Ford.
Basta vederlo in questo film per notare quanto si sentisse a suo agio con un revolver in mano.
Il film è un piccolo gioiellino in B/N, con la tipica storia dei western di quel decennio (il film è del 1956): il protagonista che si fa scrupoli ad usare la propria pistola, vorrebbe cambiare vita, ma alla fine la legge del West lo costringerà ad usarla per regolare i conti con i cattivi una volta per tutte.
Ne avevo un ricordo molto vago fin da quando ero piccolo; mi ci sono voluti anni per capire quale era quel western di cui ricordavo (male) solo la parte in cui il ragazzino racconta al cattivo di turno che, in città, esisteva un pistolero più veloce e bravo di lui...
Rivedendolo, mi sono accorto di averne citato il finale nel mio corto western che girai quasi 3 anni fa; l'avevo quasi rimosso.
Onore a Glenn Ford ed a questo piccolo grande film da recuperare.

lunedì 24 aprile 2017

24 ORE -Mini recensione-

Credo di essere uno dei pochi a cui piace questo film.
Una coppia di criminali, aiutata dal cugino con problemi mentali di lui, si presenta a casa di un noto dottore e gli rapiscono la figlia. Dottore e moglie hanno 24 ore per pagare il riscatto, altrimenti...

Personalmente adoro Kevin Bacon (in lingua originale) quando fa il matto, la Theron è bella e brava e perfino Courtney Love pare (quasi) saper recitare.
La tensione c'è, la regia non è male, c'è anche qualche bella scena d'azione e il plot, tratto da un romanzo, mi pare anche abbastanza originale.
Eppure è un film bistrattato da critica e pubblico.




sabato 22 aprile 2017

STAR TREK II-L'ira di Khan -Mini recensione-



Breve recensione del secondo capitolo della saga cinematografica di Kirk & company: rivisto da poco, l'ho trovato decisamente migliore del primo film che, seppur ben fatto, rimane un "tantino" statico, lento e sfiancante.
Qui invece ritroviamo azione, battaglie spaziali e sfide d'astuzia tra cattivi e buoni, anche se si nota che il budget a disposizione fu molto inferiore rispetto al precedessore.
La regia di Meyer è buona, con un James Horner che fa le prove generali per colonna sonora di Aliens che comporrà 4 anni dopo, tanto che da un momento all'altro mi aspettavo che qualche alieno venisse fuori da qualche "fottuta" parete.
Veniamo al cast; comprimari sempre sul pezzo come Leonard Nimoy e De Forrest Kelley a parte (il dottor McCoy è il personaggio che preferisco nell'intero mondo di Star Trek), troviamo qui una grande sfida tra due maestri dell'"overacting", ovvero William Shatner VS Ricardo Montalban, che però spesso straborda nel comico involontario.
Ma alla fine rimane uno dei  film più riusciti della saga di Star Trek.






MINE -Mini recensione-




"Conoscevo" i 2 registi, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, fin dai tempi di un loro corto di fantascienza di qualche anno fa, quindi ero curioso di guardare questo loro lungometraggio. Prima di tutto non pare una pellicola italiana, anche se i registi e una parte della produzione lo sono, e personalmente la cosa mi garba parecchio. Lo stile, quindi, è quello d'oltreoceano, grazie anche ad attori di un certo spessore (il protagonista è quello di The Lone Ranger con Johnny Depp) e alla regia molto buona.
Ci sono però dei difetti, a partire da alcuni dialoghi che sembrano buttati lì un po' troppo sbrigativamente (tante informazioni messe in frasi che risultano poco vere), qualche virtuosismo di montaggio di troppo (ad un certo punto si fa fatica a capire cosa è reale, cosa è un ricordo, cosa è una visione), un paio di incongruenze (caricatori vuoti che ritornano pieni di proiettili) e il finale che, sinceramente, mi ha un pelino sfiancato tanto era tirato per le lunghe, anche per colpa dell'eccessivo uso del rallenty.
Ma comunque mi è piaciuto, è ben girato e recitato e non annoia, nonostante la storia sia per 3/4 di film molto "statica".Ci sono però dei difetti, a partire da alcuni dialoghi che sembrano buttati lì un po' troppo sbrigativamente (tante informazioni messe in frasi che risultano poco vere), qualche virtuosismo di montaggio di troppo (ad un certo punto si fa fatica a capire cosa è reale, cosa è un ricordo, cosa è una visione), un paio di incongruenze (caricatori vuoti che ritornano pieni di proiettili) e il finale che, sinceramente, mi ha un pelino sfiancato tanto era tirato per le lunghe, anche per colpa dell'eccessivo uso del rallenty.Ma comunque mi è piaciuto, è ben girato e recitato e non annoia, nonostante la storia sia per 3/4 di film molto "statica".

Voto: 7



CODICE 999 -Mini Recensione-

Salve, ben ritrovati.
Inizia oggi un nuovo appuntamento con delle MINI RECENSIONI cinematografiche di film che ho apprezzato (e non).
Partiamo subito...

Ecco un interessantissimo thriller noir, ben diretto e interpretato.
Ci troviamo ad Atlanta, Georgia. Si parte subito con una rapina in stile Michael Mann, al termine della quale scopriamo che abbiamo a che fare con una banda composta da alcuni "Bad cops". Poi il film prende una piega più sporca e realistica, e non è un male. Si nota per tutto il film anche un certo stile registico autoriale, mai banale, cosa rara nelle pellicole moderne.
Altro punto a favore.
Casey Affleck, il più dotato dei fratelli (almeno riguardo la recitazione) non delude mai, Woody Harrelson gigioneggia efficacemente come al solito e Kate Winslet in versione "kick ass bitch" funziona alla grande; è lei, infatti, il boss del locale gruppo di mafiosi russi che tiene in scacco gli sbirri corrotti. L'unica (grossolana) pecca sta nel fatto che, per una buona parte del film, ho fatto confusione tra i due attori di colore, ovvero Chiwetel Ejiofor e Anthony Mackie: qui sono troppo somiglianti, anche come look! C'è da dire che ho visto il film in lingua originale e il tipico slang da "nigger" dei due non mi ha aiutato, ma ad un certo punto ho davvero pensato che fossero lo stesso personaggio. E dato che non sono certo uno sprovveduto nel riconoscere gli attori sullo schermo, credo che questa sia un grosso errore di scelta del regista John Hillcoat, del quale avevo anche apprezzato il precedente Lawless.

Insomma, non un thriller noir perfetto, ma che consiglio di recuperare.

Voto finale: 7