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martedì 3 febbraio 2015

L'ISOLA DEI PIRATI- Recensione.


Oggi esordisco con un post  di genere letterario.
Dirò la mia riguardo il suddetto romanzo (pubblicato postumo) del compianto Michael Crichton, premettendo che quello che segue lo scriverò da semplice fan dell'autore e del genere, non da esperto letterato!

Trama:

Il capitano Charles Hunter, un corsaro del XVII secolo originario della colonia di Massachussetts Bay, sotto la protezione del governatore della Giamaica, organizza una spedizione per entrare il possesso del prezioso carico di un galeone spagnolo, ancorato presso l'isola di Matanceros e sorvegliato da una guarnigione di soldati spagnoli.
Assieme ad una variegata ciurma (c'è pure una piratessa francese che però si nasconde dietro abiti maschili), Hunter salpa quindi da Port Royal a bordo della Cassandra per un viaggio avventuroso, pieno di pericoli e colpi di scena.

RECENSIONE:

Prima di tutto diciamo che L'ISOLA DEI PIRATI è un romanzo che Crichton teneva nel suo computer da molto tempo e mai pubblicato. Già questo mi fece allarmare quando mi decisi a comprarlo.
Avendo già letto romanzi dello stesso autore, tra i quali Jurassic Park , Il mondo perduto, Timeline,e Punto critico, sapevo cosa aspettarmi; purtroppo però questa opera ha tradito le attese.
La caratterizzazione dei personaggi sembra solo accennata, tranne forse per il protagonista (il capitano Charles Hunter), oltre che un po' stereotipata, tipo il gigante muto amico di Hunter.
Le situazioni in cui si trovano a districarsi i protagonisti e la trama funzionano, ma quasi sempre le azioni si svolgono in modo frettoloso. Le imprese, i combattimenti e i duelli vengono liquidati in poche righe; come se ci trovassimo sottomano una sorta di bignami di un altro romanzo.
Solo a tratti si riconosce la penna di Crichton.
E' chiaro, quindi, che il manoscritto originale è stato quanto meno rimaneggiato e completato da qualcun altro, oppure pubblicato incompleto. Come ho scritto, molte parti sembrano più delle bozze che dei paragrafi  o dei capitoli veri e propri.
C'è da dire che la ricostruzione storica e ambientale sembra ben curata anche nei dettagli, e questo aspetto è farina del sacco di Crichton, indubbiamente. 
Anche i calibrati colpi di scena sono quelli tipici delle storie dell'autore, purtroppo qui appena accennati o tirati via in fretta e furia.


                                               Michael Crichton

Vale quindi la pena di acquistarlo?
Se sei un fan di Crichton, direi  di sì.
E' pur sempre una delle ultime opere partorite dalla mente di un grande autore di romanzi avventurosi (e non solo); non ci si annoia e le atmosfere caraibiche sono rese bene.
Non dimentichiamoci che Michael Crichton è stato anche sceneggiatore e regista.

Però non si può far a meno di pensare a come sarebbe potuto essere questo romanzo se l'autore fosse riuscito a completarne la stesura in tutto e per tutto: 
quasi sicuramente l'ennesimo capolavoro.
.
Alla prossima.







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