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venerdì 5 agosto 2022

PREY -Mini Recensione-

America 1719. Nella vastità delle Grandi Pianure una giovane Comanche tenta in tutti i modi di diventare cacciatrice. Il resto della tribù però continua a non considerarla, finché un misterioso predatore inizia a manifestare la sua presenza nei dintorni del territorio di caccia degli indiani...
Attendevo questo prequel di Predator da molti mesi, uscito da noi direttamente sulla piattaforma Disney+ (inspiegabilmente, col senno di poi).
Il plot si basa sull'idea originale degli sceneggiatori per il primo film, nel quale il protagonista doveva essere un nativo americano che nel terzo atto affrontava l'alieno usando le antiche tecniche indiane di caccia e sopravvivenza. Quando poi venne ingaggiato Schwarzenegger come leader, il nativo americano diventò il personaggio di Billy, ovvero Sonny Landham. In Prey, però, il protagonista è femminile e l'ambientazione storica si ricollega al finale di Predator 2 (la pistola ad avancarica datata 1715). C'è anche una strizzatina d'occhio a Revenant, ma nel complesso tutto funziona.
Il ritmo è indubbiamente un po' lento nella prima parte ma personalmente non mi ha infastidito.
Brava la giovane protagonista, ben diretta da Dan Trachtenberg (già regista di quel gioiellino di 10 Cloverfield Lane).
Unica pecca, a mio modo di vedere, è che si notano i tagli di montaggio nelle scene truculente onde evitare un eventuale divieto per il pubblico più giovane. E di solito sono uno che non ama lo splatter gratuito.
Ottima invece la colonna sonora, con alcuni richiami (incredibilmente azzeccati) alle atmosfere de L'ultimo dei Mohicani.
Disponibile anche una versione con i dialoghi interamente in lingua Comanche.
Probabilmente il miglior film della saga se si esclude il primo capitolo diretto da McTiernan.

VOTO: 7+




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