Rivisto dopo 17 anni, praticamente dal tempo della sua uscita al cinema.
Stallone qui interpreta tale Joe Tanto, un ex pilota automobilistico richiamato in pista dal suo vecchio capo di scuderia per aiutare a vincere il titolo mondiale un altro giovane e promettente pilota...
Stallone è anche sceneggiatore e, col senno di poi, il suo ruolo da mentore mi ricorda parecchio quello dell'ultimo film su Rocky uscito poco tempo fa.
Non è lui il vero protagonista di questa pellicola che, a dire la verità, non è poi così malaccio come ricordavo.
La trama principale è ridotta all'osso, così come lo sono tutte le sotto trame (scontate all'ennesima potenza) che intrecciano tra di loro i personaggi che ruotano attorno alla figura di Tanto/Stallone (i vari conflitti vengono subito risolti in un paio di scene), però il film risulta abbastanza divertente se si accetta il fatto di trovarsi davanti alla solita spacconata hollywoodiana e alla NON regia di Renny Harlin, il quale si limita a girare una serie di accattivanti e patinatissime inquadrature per montarle freneticamente assieme come in un lunghissimo videoclip.
Burt Reynolds insopportabilmente sopra le righe in alcune scene, palesemente annoiato e fuori parte in altre. Alla fine è lui il vero villain del film.
VOTO: 6-
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