Liam Neeson e il regista Jaume Collet-Serra ancora insieme, in una sorta di rielaborazione di Non-Stop, questa volta ambientato su un treno anziché a bordo di un aereo.
Un ex-poliziotto, ora un agente assicuratore al quale è appena stata data la notizia del suo licenziamento, è di ritorno a casa sul treno che abitualmente prende. Una misteriosa donna si avvicina e gli propone un semplice e remunerativo compito: rintracciare l'identità di un passeggero a bordo di quello stesso treno...
Il plot sulla carta poteva essere un bel thriller alla Hitchcock, ma il regista spagnolo Collet-Serra decide di virare quasi esclusivamente sull'action, snobbando un poco la suspense.
Costui, inoltre, non sa nemmeno usare gli elaborati virtuosismi registici nel modo appropriato (sembrano quasi tutti fini a se stessi) e calca troppo la mano su scene d'azione altamente improbabili.
Gli indizi sul mistero, poi, sono sbattuti in faccia allo spettatore in maniera troppo evidente, tanto che già a metà film è facile intuire il plot twist finale.
Liam Neeson si fa sempre apprezzare ma, pur avendo più o meno la stessa età del personaggio che interpreta (un sessantenne), salta, mena e spara come uno di 40 anni.
Bene tutto il cast, comunque, con un redivivo Sam Neill in una piccola/grande parte.
Buona la colonna sonora, mentre gli effetti speciali digitali sono un tantino dozzinali e invasivi.
Tirando le somme, il film non è poi così male, se lo si prende per quello che è: puro e semplice intrattenimento.
P.S. Il termine Commuter significa Pendolare, in italiano.
Chi diavolo sarebbe andato a vedere un film se si fosse chiamato "il pendolare"?
Una volta tanto è bene che non abbiano optato per la traduzione letterale del titolo.
VOTO: 6,5
Non ho letto, tuttavia è positiva la cosa del titolo, speriamo che il film lo sia altrettanto positivo ;)
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