Finalmente ho rimediato a questa mia grave mancanza: ho visto GRAN TORINO di (e con) Clint Eastwood.
Un vecchio burbero vedovo, anche piuttosto razzista, inizia a stringere amicizia con un giovanissimo vicino di casa di origine asiatica che ha provato a rubargli la sua preziosa auto, una Ford Gran Torino che teneva in garage.
Ma una gang locale proverà a mettersi contro di lui e la famiglia del suo giovane amico...
Credo di averlo già scritto, ma penso davvero che Clint Eastwood possa essere considerato il più grande regista vivente.
C'è poco da dire, di questo film, se non che è si tratta di un grandissimo capolavoro.
La storia è semplice, lineare, magari anche scontata. Regia essenziale e minimalista, ma perfetta (tant'è che nemmeno una volta mi sono distratto chiedendomi il perché di quel movimento della macchina da presa o di quel determinato campo lungo...). Il ritmo è lento, ma non ti annoi nemmeno per un secondo.
Poi c'è lui, il caro e vecchio Clint: immenso come non mai!
E lo ammetto, il finale mi ha fatto piangere.
VOTO: 9
Gravissima mancanza, e io l'ho visto anni fa, comunque concordo in buona parte sul vecchio Clint ;)
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