Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

domenica 17 aprile 2022

TITANIC -Recensione-

Brock Lovett, un cacciatore di tesori che sta esplorando il relitto del Titanic alla ricerca del famoso diamante denominato "Il cuore dell'Oceano", fa la conoscenza di una vecchia signora ultracentenaria che sostiene di essere una passeggera del famoso transatlantico affondato nella notte del 14 aprila 1912.
Invitata a bordo della nave di ricerca, l'anziana Rose inizia a raccontare la sua storia...
Nel 1997 James Cameron stupì il mondo realizzando uno dei più grandi successi cinematografici di sempre. Personalmente lo ritengo l'ultimo vero Kolossal (anche se revisionato secondo i dettami di fine anni '90), praticamente un Disaster Movie, con un pizzico di romanticismo, mai sdolcinato, che non guasta mai. 
Merito anche di una solidissima sceneggiatura (che descrive perfettamente la diseguaglianza tra le varie classi sociali dell'epoca) e una realizzazione magistrale. 
La regia di Cameron non sbaglia un colpo (o quasi), con l'uso del rallenty sempre al momento giusto, le maestose riprese dall'alto con i Dolly, la Steady Cam (per fortuna mai invadente) che porta lo spettatore letteralmente a bordo del Titanic, tra la folla in preda al panico e l'acqua che sale inesorabilmente mentre l'orchestra suona Nearer, My God, To Thee.
Aiutato anche da effetti speciali che fanno ancora la loro porca figura dopo in quarto di secolo e l'epica colonna sonora del compianto James Horner.
Ricordo ancora le critiche che, nel 1997, si facevano beffa delle perfomance di Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, ma il tempo ha dato ragione a Cameron, infatti entrambi hanno in seguito vinto un Oscar e Di Caprio adesso è uno dei migliori attori in circolazione.
E che dire di tutti i comprimari che interpretano i personaggi reali? Bernard Hill nei panni del capitano Smith, Victor Gaber in quelli Thomas Andrews, o Jonathan Hyde come Bruce Ismay (il presidente della White Star Line che "codardamente" si mette in salvo) fino ad arrivare a Kathy Bates.
Certo, la pellicola non è priva di piccole sbavature e qualche lungaggine di troppo; per esempio ho sempre trovato ripetitiva ed eccessiva la fuga di Jack e Rose tra i corridoi allagati del Titanic, i quali si ritrovano per ben due volta a dover cercare una via d'uscita verso i ponti superiori (e meno male che è stata tagliata l'intera scena del tirapiedi di Hockley che li insegue per cercare di recuperare il diamante). Oppure le piccole licenze storiche: il suicidio del primo ufficiale Murdoch, il fatto che ai passeggeri di terza classe viene impedito di salire ai ponti superiori (molti storici ritengono che in realtà non sia mai avvenuta una cosa del genere).
Come già accennato, c'è poi l'epica colonna sonora di Horner (poco importa se si rifà chiaramente a Enya, al limite del plagio in un paio di brani) che si amalgama perfettamente alle immagini.
La canzone di Celine Dion però la trovo davvero invecchiata male, con un arrangiamento così "sdolcinato" che faccio davvero fatica a riascoltarla.
Il montaggio è magistrale, come nelle fluide dissolvenze incrociate tra presente e passato.
La storia del pannello di legno sul quale si salva Rose, che stando alle dimensioni avrebbe potuto mantenere a galla entrambi, è irrilevante, una scusa alla quale si "aggrappano" disperatamente i detrattori della pellicola.
Per me rimane un film importante, che ha cambiato il mio modo di vedere il cinema e mi ha fatto appassionare alla tragedia del transatlantico più famoso della storia.


VOTO: 9







Nessun commento:

Posta un commento