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martedì 28 aprile 2020

STAR TREK VI - Rotta verso l'ignoto - Mini Recensione-

L'ultima avventura cinematografica di Kirk & Co. al completo (alcuni torneranno nel capitolo successivo), questa volta alle prese con un complotto intergalattico messo in atto per scatenare un conflitto tra Flotta stellare e i Klingon...
Nicholas Meyer torna finalmente in cabina di regia scrivendo anche la sceneggiatura.
Diciamo le cose come stanno: Meyer ha influenzato il mondo di Star Trek probabilmente più dello stesso Gene Roddenberry, tant'è che i due non sono mai andati molto d'accordo, ed è stato un bene che l'abbiano richiamato dopo il mezzo fiasco del capitolo precedente.
La storia è azzeccata, soprattutto per i riferimenti al disgelo tra USA e URSS dopo la caduta del Muro, eventi contemporanei alla realizzazione del film.
Qui funziona tutto (forse solo Bones risulta meno pungente del solito), merito anche del fatto che la sceneggiatura si adatta aggiornandosi all'età avanzata del cast originale.
Meyer, oltre ed essere il miglior regista della saga (non so mai decidermi quale sia il suo film migliore, seppur nel quarto compaia solo come sceneggiatore), probabilmente è stato l'unico in grado di tenere a bada lo smisurato ego di William Shatner e la sua propensione al cosiddetto overacting.
Bene anche le numerose citazioni a grandi classici del passato che il regista/sceneggiatore riesce a inserire qua e là.
La colonna sonora funziona bene, nonostante si discosti un po' dallo stile leggermente "pomposo" della musica dei precedenti capitoli.
Ottimo film.

VOTO: 7,5




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