Il famoso e anziano scrittore Harlan Thrombey viene ritrovato morto nello studio della propria dimora il mattino dopo la festa del suo 85° compleanno.
Sembrerebbe un suicidio, ma l'investigatore privato Benoît Blanc, chiamato a coordinare le indagini, vuole vederci chiaro, anche perché i membri della famiglia dell'anziano milionario sembrano avere tutti qualche cosa da nascondere...
Ammetto di essere stato scettico a proposito di questa rivisitazione in chiave moderna del classico giallo deduttivo alla Agatha Christie, anche perché c'è parecchio humor e i personaggi sono volutamente sopra le righe. Ma mi sbagliavo, perché il film intrattiene bene, senza annoiare.
Improbabile e a tratti inascoltabile accento di Daniel Craig a parte (in originale il suo personaggio dovrebbe provenire dal profondo sud americano, se non ho capito male), tutti gli attori presenti in scena se la cavano molto bene. Jamie Lee Curstis mi ha un po' turbato, perché è invecchiata male, soprattutto se si pensa com'era a 36 anni ai tempi di True Lies (sembra mia madre, che ha quasi dieci anni più di lei).
Craig, comunque, sembra aver trovato un nuovo personaggio "seriale" per il post Bond.
Bene la regia di Rian Johnson, aiutata da un montaggio da manuale, che riesce a non creare confusione nello spettatore nonostante i continui stacchi da un personaggio all'altro durante i numerosi flash back.
Una piacevole sorpresa.
VOTO: 7+
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