Prendiamo alcuni elementi de La grande fuga, qualcos'altro di Stalag 17, aggiungiamoci cliché del genere bellico a go-go, un pizzico di legal thriller e, assieme ai due protagonisti, Bruce Willis & Colin Farrell, ecco che otterremo SOTTO CORTE MARZIALE.
L'ho rivisto recentemente e mi è parso comunque migliore di quello che pensavo.
La regia di Gregory Hoblit non è male (per me un regista sottovalutato) e gli interpreti se la cavano tutti bene, anche Bruce Willis che negli ultimi anni pare sempre più svogliato.
Ripeto, i difetti di questo film rimangono gli innumerevoli stereotipi del caso: dall'ufficiale nazista apparentemente umano e simpatico, al soldato americano trafficone, odioso e bastardo, passando per l'imputato accusato di omicidio palesemente innocente, fino al finale retorico e piuttosto improbabile in stile "ammericano".
Ma ci sono anche un paio di spunti notevoli che riguardano l'ipocrisia, le contraddizioni e il razzismo nei confronti dei soldati (e piloti, in questo caso) di colore americani durante la seconda guerra mondiale.
Insomma, probabilmente un film da rivalutare.
VOTO: 7-
Nessun commento:
Posta un commento