Ero restio a guardarmi l'ultimo (per il momento) capitolo sugli X-men per vari motivi: l'ambientazione anni '80 ricreata male, la solita trama da cinefumetto con un nuovo potente cattivone di turno che vuole distruggere il mondo (non ne posso più), il solito Magneto che si redime, poi si incaxxa, poi si redime di nuovo (fino al prossimo capitolo) e la regia del sopravvalutatissimo Bryan Singer (vive ancora di rendita grazie a I soliti sospetti) che si prende troppo sul serio anche in una pellicola con super eroi mutanti (una delle peggiori cose che si possa fare).
Però, dopo un inizio pieno di effettacci digitali stile video game e fotograficamente ben poco realistici, in parte mi sono ricreduto. A tratti mi sono divertito, merito soprattutto di questa versione di Quicksilver, secondo me il personaggio più "cool" di tutti, tanto che alla fine non mi ha lasciato proprio l'amaro in bocca, anzi.
Un altro grosso difetto però è stata la lunghezza eccessiva.
Mi è sembrato estremamente prolisso, ma forse la colpa è della lungaggine di certe scene spettacolari piene di effetti speciali, che dovrebbero intrattenere lo spettatore ma che, se non gestite bene, rischiano di ottenere il risultato opposto, cioè quello di guardare l'orologio sperando che il combattimento tra il cattivo super potente e gli X-Men finisca presto.
Insomma: non malissimo ma nemmeno bene.
VOTO: 5
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