Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

domenica 3 agosto 2025

PANIC ROOM - Recensione

Meg, madre fresca di divorzio dal ricco e fedifrago marito, si trasferisce con la figlia Sarah in un esclusivo edificio dell'Upper West Side New York, nel quale è stata costruita una Panic Room. Ma, proprio la prima notte nella nuova abitazione, un trio di malintenzionati fa irruzione nell'edificio, convinti che sia ancora vuoto.
Meg e sua figlia saranno costrette a rifugiarsi nella Panic Room, non sapendo che i tre uomini stanno cercando qualcosa che è nascosto proprio lì dentro...
Non sono mai stato un grande fan di David Fincher, ma questo è uno di quei film di cui ammetto di essere quasi ossessionato, tanto da volerlo recensire di nuovo.
Girato nell'ormai lontano 2002, Panic Room è un thriller fenomenale, grazie anche alla sceneggiatura di David Koepp e ai personaggi ben caratterizzati, una recitazione impeccabile e attori perfettamente in parte (perfino il giovane e quasi irriconoscibile Jared Leto), tra i quali spicca Forest Whitaker, che a tratti riesce a offuscare persino Jodie Foster.
Notevole la regia di Fincher, capace di mettere in scena un thriller teso e claustrofobico senza una minima sbavatura dall'inizio alla fine, usando anche elaborati (e mai gratuiti) movimenti di macchina in stile Hitchcock, quest'ultimo ampiamente citato anche per l'unica location (come ne La Finestra sul Cortile). Un Fincher meticoloso anche nel più piccolo dettaglio (come evidenziato nel Making Of), mentre ho trovato azzeccata la sua scelta di far indossare il passamontagna per 3/4 del film al personaggio di Raoul.
Validissima anche la fotografia, apprezzabile soprattutto nella recente edizione Blu Ray (la versione 4K, che ancora non posso vedere, mi dicono essere ancora meglio), così come la colonna sonora "vecchia scuola" di Howard Shore. 
Film sottovalutato, sicuramente il mio preferito tra quelli diretti da David Fincher.

VOTO: 8




Nessun commento:

Posta un commento