Nel 1997, il regista Paul Verhoeven, porta sul grande schermo l'adattamento di un romanzo di fantascienza dello scrittore Robert A. Heinlein.
In un prossimo futuro, la Terra è in guerra con una razza di alieni insettoidi. Giovani soldati appena usciti dall'addestramento vengono mandati al massacro sul lontano pianeta d'origine degli insetti giganti...
Le premesse per un grande successo c'erano tutte, ma le cose andarono diversamente.
Pubblico e critica americana accusarono il regista di avere simpatie naziste, mentre in realtà Verhoeven aveva fatto l'esatto contrario, mettendo invece in ridicolo tutto quello che l'ideologia fascista e nazista rappresenta. I personaggi, infatti, sono volutamente sopra le righe, tanto da sfiorare il ridicolo, così come la messa in scena e l'immancabile violenza "viscerale" tipica del regista olandese.
Personalmente l'ho rivalutato parecchio dopo l'ultima visione.
Il cast di giovani promesse (poi non mantenute) funziona, soprattutto la tostissima Dina Meyer. Il veterano Michael Ironside è però una spanna sopra tutti.
Gli effetti speciali hanno retto benissimo il passare del tempo e sembrano addirittura migliori di quelli visti in produzioni recenti. Solo la fotografia mi pare troppo patinata.
Colonna sonora del compianto Basil Poledouris sempre efficace, seppur forse leggermente sottotono.
VOTO: 7,5
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