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domenica 4 luglio 2021

LA GUERRA DI DOMANI -Recensione-

Anno 2022. Dei "crononauti" provenienti dal 2051 si manifestano durante i mondiali di calcio nel Quatar: sono tornati indietro nel tempo per reclutare persone da far combattere in una guerra del futuro dove l'umanità intera sta per essere annientata. Verrà scelto anche Dan Forester, un ex-militare con una mente da scienziato, che dovrà lasciare moglie e figlia nel presente...
Il plot di partenza pare abbastanza originale ma, quando si tirano in ballo i viaggi nel tempo, i problemi logico/narrativi "vengono fuori dalle fottu.e pareti!". Lo sceneggiatore prova ad affrontarli, ma li accantona in fretta e furia perché lo spettatore non deve scervellarsi troppo.
E questo è solo uno dei tanti problemi di questo film, che rubacchia qua e là dai vari Alien(s), Independence Day, La Cosa, Starship Troopers e, ovviamente, da tutto il cinema sui viaggi temporali. La sceneggiatura, poi, è impostata in modo molto scolastico, anzi, elementare; prendiamo per esempio la caratterizzazione del protagonista interpretato da Chris Pratt: un padre di famiglia non soddisfatto della piega che sta prendendo la sua vita lavorativa e, guarda caso, sarà proprio la missione nel futuro a dargli l'occasione che attendeva. Il fatto che sia un genio, un ex militare, oltre che dotato di un fisico imponente e palestrato, non aiuta a renderlo un personaggio credibile. Non che Pratt non sia carismatico, ma al suo posto avrei visto meglio Tom Cruise. 
J.K. Simmons invece interpreta suo padre, un reduce dal Vietnam che ha abbandonato la famiglia e che vive da recluso perché è diventato paranoico nei confronti delle istituzioni... per la serie: viva l'originalità! Non va certo meglio con i personaggi secondari, tant'è che è facile capire quando e come avverrà la loro dipartita.
Simmons comunque se la cava alla grande, così come la co-protagonista Yvonne Strahovski: bella, brava e tosta.
Il secondo atto del film, quello ambientato nel futuro, è probabilmente quello che funziona meglio. Buona la scelta del regista di non mostrare subito i mostri, i quali incutono abbastanza terrore e ribrezzo, discostandosi, almeno nell'aspetto, dalle creatura aliene viste al cinema negli ultimi decenni.
Il terzo atto, purtroppo, è quello che mi ha deluso maggiormente.
Senza fare spoiler, dico solo che, in pratica, il gruppo di eroi sopravvissuti alla guerra del futuro portano a termine in modo goffo quello che gli scienziati del 2051 avrebbero dovuto (pensare) e fare fin dall'inizio, anziché affannarsi a reclutare combattenti dal passato. Sul climax avrei molto da ridire, ma non posso essere più specifico onde evitare, appunto, di anticipare un sacco di cose.
I conflitti tra i vari personaggi, così come quelli più intimi e interiori, vengono frettolosamente risolti in scene di un paio di minuti; poi via, come non fosse successo nulla, ad affrontare di nuovo i mostri cattivi.
La colonna sonora l'ho trovata spesso invadente, ridondante  e con un irritante tono epico.
Gli effetti speciali, creature aliene a parte, non mi hanno entusiasmato.
Riguardo alla regia, qualche vago accenno di originalità qua e là si può notare, non è eccessivamente "fracassona", ma nel complesso non mi ha colpito. Non manca la classica scena al rallenty ripresa dall'alto con gli eroi che stanno per precipitare nel vuoto...
Concludendo: se si accetta il film per quello che è, cercando di chiudere un occhio (anzi due) sulla sceneggiatura, può risultare sufficientemente godibile.


VOTO: 6-





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