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venerdì 9 ottobre 2020

FOR ALL MANKIND (Serie TV)

Ho recuperato, quasi per caso, questa serie girata per la piattaforma Apple tv, ambientata a cavallo degli anni '60 e '70, che inizia dal presupposto che i sovietici abbiano battuto gli americani nella conquista alla Luna. Durante i dieci episodi, quindi, assistiamo a un corsa allo spazio alternativa a quella che la nostra realtà ha assistito.
La serie è notevole, molto ben fatta, dal taglio cinematografico ed effetti speciali notevoli. Le atmosfere di fine anni sessanta sono ben ricreate (per esempio quasi tutti fumano, un dettaglio non da poco, visti i tempi d'oggi. E lo dice un non fumatore) e tutto sembra molto plausibile. Oltre che mostrare molte missioni Apollo "alternative", vengono approfonditi argomenti come l'emancipazione femminile e il tabù, almeno per quegli anni, dei rapporti omosessuali. Non c'è però traccia di razzismo nei confronti delle persone di colore (abbiamo perfino la prima astronauta afroamericana), un aspetto ben poco credibile, rispetto a tutto il resto. 
Riguardo ai personaggi (che sono parecchi), sono tutti ben caratterizzati; anche quelli secondari hanno un background ben sviluppato. Alcuni riprendono dirigenti e astronauti della NASA realmente esistiti, con ruoli molto consistenti nella trama. E non sempre sono rappresentati in modo positivo.
Tra i volti noti, c'è quello di Joel Kinnaman, che di fatto è il vero protagonista dell'intera serie.
A mio modo di vedere, oltre a qualche lungaggine in un paio di episodi centrali, c'è qualche "spacconata" di troppo in alcune scene quando, durante le esplorazioni spaziali, tutto pare andare a rotoli, ma del resto bisogna pure intrattenere gli spettatori in maniera spettacolare, altrimenti non avrebbe senso una serie come questa. Non mancano però i momenti drammatici.
Ho apprezzato il fatto che, realisticamente, nello spazio profondo non si sente il rumore dei razzi (scelta coraggiosa) mentre invece c'è un'imprecisione riguardo le conversazioni radio (e video) dalla Terra alla Luna, nelle quali i due interlocutori parlano l'un l'altro come se si trovassero a pochi chilometri di distanza, senza alcun ritardo tra la domanda del primo, e la risposta del secondo.

In ogni caso, credo sia la migliore serie "sci-fi" che sia mai stata girata da molti anni a questa parte.
Consigliatissima.






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