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martedì 22 giugno 2021

TEMPESTA DI FUOCO -Mini Recensione-

 Wyoming. Un gruppo di evasi, fingendosi vigli del fuoco, tenta la fuga in Canada durante un incendio boschivo appiccato di proposito. Ma non hanno fatto i conti con un vero vigile del fuoco paracadutista...
Ho recuperato quasi per caso questo film del 1998 che, all'epoca, aveva toppato di brutto al botteghino, ricevendo anche molte critiche negative.
In realtà, secondo me andrebbe rivalutato, almeno parzialmente.
La regia, tecnicamente parlando, è buona (Dean Semler, il regista, è in realtà un direttore della fotografia) e anche gli effetti speciali, per essere un film di fine anni '90, fanno la loro porca figura. Quello che non funziona proprio è il protagonista, l'ex giocatore di Football Americano Howie Long; il fisco ce l'avrebbe pure (è alto quasi due metri) ma non riesce a bucare lo schermo.
Molto meglio i comprimari, dal veterano e affidabile Scott Glenn a Suzy Amis (il suo è un personaggio abbastanza tosto). William Forsythe fa il solito villain spietato visto già centinaia di volte, ma fortunatamente non è quasi mai sopra le righe (quella della sua dipartita, però, è la scena più brutta del film). C'è pure Barry Pepper.
Non mancano le "spacconate" improbabili dell'eroe di turno, che avrei accettato ben volentieri se avessimo avuto Stallone o Schwarzenegger.
Comunque, paragonandolo a certe produzioni più recenti che hanno avuto molta più fortuna, questo Tempesta Di Fuoco non è poi così male.
Rimane pur sempre un film d'azione dei gloriosi anni '90.

VOTO: 6,5




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