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venerdì 4 maggio 2018

LA MUMMIA (2017) -Mini Recensione-

Domanda: c'era davvero bisogno di questo Reboot?
La risposta a fine articolo...
Questa volta il protagonista è un sergente dell'esercito americano (Cruise), in servizio in Iraq come esploratore ma che, quando capita, non disdegna di trafugare qualche prezioso manufatto archeologico locale. Ed è propri lui che, quasi accidentalmente, scopre un'antica tomba egizia proprio in quella che un tempo era la Mesopotamia. 
Ovviamente è l'inizio dei guai...
Il conseguente sviluppo narrativo è molto imbarazzante, con inconcepibili citazioni a Un lupo mannaro americano a Londra (l'azione poi si svolgerà proprio a Londra), con un sacco di scene trash e bambinate a non finire. Per non parlare della scena alla "Mission Impossible" dello schianto dell'aereo, che è palesemente fuori contesto.
Tom Cruise, poi, è totalmente fuori posto (si prende così sul serio che nei momenti umoristi riesce a strappare una risata proprio per questo motivo, non per il contesto comico delle scene), così come Russell Crowe; paradossale, a un certo punto, quando proprio l'ex-gladiatore dà del "giovane" al personaggio di Cruise... ma se Crowe, nella realtà, ha ben 2 anni in meno di lui?
Il villain di turno, ovvero LA MUMMIA, questa volta è un donna, tale Sofia Boutella; ma non fa paura nemmeno per un secondo.
Altro problema di questo film: dovrebbe essere un horror, con toni umoristici come nei film di Stephen Sommers: ma qui l'effetto orrorifico finisce per sembrare involontariamente comico anche quando non dovrebbe.
Regia di Alex Kurtzman non pervenuta.
Un film davvero brutto e completamente sbagliato.
Quindi ecco la risposta alla domanda iniziale: NO, non c'era davvero bisogno di questo Reboot.
Anche se la Universal voleva, con questa pellicola, avviare un nuovo franchise con tutti i "Mostri" cari alla casa cinematografica.
Al confronto, i primi 2 film de LA MUMMIA di Stephen Sommers ne escono rivalutati all'ennesima potenza. Quelli (così come il non disprezzabile terzo capitolo diretto da Rob Cohen) almeno non si prendevano mai troppo sul serio. Non spaventavano, ma erano genuinamente divertenti e fracassoni.

VOTO: 4,5



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