Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

sabato 29 luglio 2017

MONUMENTS MEN -Mini Recensione-

Sulla carta c'erano le premesse per un grande film, con un ottimo cast e una storia affascinante, quella di un improbabile gruppo di esperti d'arte "arruolati" quasi a forza con lo scopo di trovare e preservare le opere d'arte trafugate dai nazisti durante il secondo conflitto mondiale.
Se tutti gli attori recitano davvero alla grande (anche se Bill Murray risulta quasi sprecato), è la regia di Clooney che non mi ha convinto.
Il film manca di ritmo, alcune scene non vanno a segno e il regista pare quasi non sapere che strada intraprendere, se quella drammatica o quella più leggera da commedia.
Secondo me manca anche di un vero e proprio climax e i nazisti si vedono molto poco per essere una pellicola di questo genere. Non incutono nemmeno timore, dopo tutto.
Un'altra occasione sprecata.


sabato 22 luglio 2017

U-429 Senza via di fuga -Mini Recensione-

Seconda guerra mondale, oceano atlantico.
Uno sparuto gruppo di marinai americani, sopravvissuti all'affondamento del proprio sommergibile, viene salvato da un U-Boat nazista. Ma alcuni americani sono malati di meningite e presto anche i tedeschi iniziano a sentirsi male...
Il plot di questo film bellico di serie B non sarebbe neanche male anche perché il  cast, con William H. Macy su tutti, porta a casa bene la pagnotta. Curiosità: l'attore tedesco Thomas Krestchmann era anche nel cast di U-571.
Regia piattina e vari cliché di trama e caratterizzazione dei personaggi a parte, i problemi riguardano gli innumerevoli anacronismi e pressapochismi presenti nel film. Prima di tutto quelli che vediamo sullo schermo non sono gli interni di un U-Boat tedesco, ma di un altro tipo di sommergibile goffamente "travestito"; per non parlare del resto, tipo le numerose pistole presenti a bordo (nei veri sommergibili nazisti ce n'era una soltanto, ben custodita dal capitano), strumentazioni sbagliate, gente che parla mentre il sonar nemico sta rimbalzando nello scafo e, come in molti film simili, il capitano che usa il periscopio di navigazione anziché quello d'attacco per dare la caccia ai convogli nemici.
Ripeto: il film non sarebbe proprio da bocciare, ma il pressapochismo di molti dettagli mi ha davvero dato fastidio.

VOTO: 5,5





martedì 18 luglio 2017

L'INSAZIABILE -Mini Recensione-

Rivisto dopo qualche anno.
Sinceramente pensavo sia "peggio" che "meglio".
Mi spiego: ero sicuro di averne un ricordo migliore di quello che è in realtà, e in parte è stato così. Però alla fine non mi è dispiaciuto rivedere questo horror.
Il soggetto di partenza e l'ambientazione mi sembravano abbastanza originali, almeno negli anni della sua sfortunata uscita cinematografica. Purtroppo lo sviluppo non mantiene del tutto le promesse. Ci sono un paio di passaggi nel montaggio e nella regia della Bird davvero originali, ma anche altre cose piuttosto imbarazzanti al limite del trash.
Robert Carlyle gigioneggia alla grande, il suo personaggio fisicamente pare quasi Vlad Tepes ed è abbastanza inquietante. Guy Pearce fa la solita parte da cane bastonato che ben gli si intona, quindi va bene.
I dialoghi sono a tratti davvero stupidi e il personaggi interpretato da David Arquette è del tutto inutile, pare messo lì solo per avere l'attore nel cast. Mah...
Ah, ottima la colonna sonora minimal realizzata con gli strumenti e nello stile dell'epoca in cui è ambientato il film che ben aiuta ad rimanere nella giusta atmosfera.
Un discreto horror, sicuramente imperfetto, ma comunque da rivalutare.






domenica 16 luglio 2017

Porzûs -Mini Recensione-

Facendo delle ricerche per l'idea di un romanzo che vorrei scrivere, ho pensato che fosse l'occasione giusta per dare un'occhiata a questo film di Renzo Martinelli, regista che onestamente mi ha sempre lasciato piuttosto perplesso.
Ora, tralasciando la libera (e dichiarata) interpretazione dello scontro tra partigiani avvenuto a Porzûs in Friuli nel 1945 che avrà comunque indignato molti ex-partigiani e non solo, ci sono molte cose che non vanno in questa pellicola.
A Martinelli piace girare all'americana (o almeno ci prova) ma finisce sempre per realizzare un prodotto che non è né carne, né pesce.
Ritroviamo anche qui le sue inquadrature sbilenche, messe lì non senza un motivo specifico, movimenti di macchina che vorrebbero richiamare, come detto, il cinema d'oltreoceano, e un sacco di primi piani con continui scavalcamenti di campo nelle scene dei dialoghi.
Ci sono pure dei pacchiani effetti di "flashforward" che manco in un corto amatoriale ne ho visti di così brutti.
Gli accenti dei personaggi principali sono tutti sbagliati (essendo friulano di origine li conosco bene) e inspiegabilmente gli attori che interpretano i due protagonisti da giovani parlano con una cadenza palesemente centromeridionale, mentre le loro controparti anziane invece si esprimono con accenti (comunque mal riprodotti) del nord est Italia.
Ma come si fa?
Eppure, tralasciando la realtà storica dei fatti, la sceneggiatura non sarebbe nemmeno malaccio e qualche attore risulta perfettamente in parte, Lino Capolicchio e Gianni Cavina su tutti, assieme a qualche bravo caratterista di contorno; Gastone Moschin, invece, lasciato evidentemente a ruota libera, esagera troppo nella caratterizzazione del suo personaggio finendo per allontanarsi ancor di più dalla sua controparte giovanile.
Insomma, il solito ambizioso film girato in modo grossolano da Martinelli che comunque, nonostante tutti i difetti elencati, non mi ha annoiato.

VOTO: 5,5










giovedì 13 luglio 2017

BLINDATO -Mini Recensione-



Un buon film che per una volta non rispetta la regola del "se è uscito direttamente per l'home video, allora è una schifezza".
Un bel cast, Jean Reno (dall'improponibile accento francese in originale), Laurence Fishburne, Matt Dillon e il granitico Fred Ward.
L'attore protagonista, Columbus Short, ha la faccia un po' da tonto ma tutto sommato anche il suo ruolo funziona.
Forse alcuni personaggi sanno troppo da cliché di film del genere e la pellicola, alla fine, pare più un thriller che un action. 
Comunque, anche se la regia di Antal ha poca originalità, almeno non è troppo fracassona.

Consigliato.







giovedì 6 luglio 2017

SOURCE CODE -Mini Recensione-

Uno dei più interessanti film di fantascienza del nuovo millennio.
Quando RICOMINCIO DA CAPO incontra QUANTUM LEAP e ne viene fuori un film comunque originale.
Jake Gyllenhaal è l'attore perfetto per questo genere di ruolo, lo adoro.
La regia di Duncan Jones non mi ha però particolarmente colpito e certi dialoghi mi son parsi approssimativi; il finale non ha "logicamente" troppo senso ma è abbastanza consueto in una pellicola sui viaggi nel tempo.
Gran bel film, comunque.

Voto: 7