Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

venerdì 30 gennaio 2015

Il ruolo del VILLAIN, il cattivo dei film.

Salve a tutti,
Dopo le presentazioni, finalmente si parte.
Oggi vorrei parlare del ruolo del cosiddetto VILLAIN, l'antagonista cattivo del protagonista nei film americani e non solo.
Si fa presto a ritenere che codesto personaggio debba essere veramente cattivo (appunto), spregevole e da odiare da morire.
In però non la penso così. Un cattivo che si rispetti deve essere ben caratterizzato e non deve volere a tutti costi conquistare il mondo come nei film di James Bond...

Ma facciamo alcuni esempi: uno dei primi VILLAIN per eccellenza che mi viene in mente è il Terminator T-800 interpretato da  Arnold Schwarzenegger.
Una macchina da morte quasi inarrestabile, dalle poche parole (in un inglese dal marcato accento teutonico, chissà perché, eh?) senza pietà o rimorsi.
Inquietante ed efficace. 

Ma si può fare di meglio.
A mio modesto parere, uno dei migliori VILLAIN della storia del cinema è Hans Gruber del primo DIE-HARD, interpretato dal bravissimo attore inglese Alan Rickman.
Il suo personaggio non è il solito terrorista grezzo e violento di tanti altri film (tra i quali il secondo DIE HARD) ma appare come un uomo colto, intelligente, a tratti anche simpatico; allo stesso tempo, però, riesce a incutere timore, odio e rabbia.
Lo stesso Rickman interpreterà almeno altri due ruoli più o meno memorabili da BAD GUY; uno è quello dello Sceriffo di Nottingham nel Robin Hood con Kevin Coster, e nel sottovalutato Carabina Quigley in cui interpreta il temibile  proprietario terriero australiano Elliott Marston.  



Nel primo caso il suo ruolo riesce quasi sempre ad oscurare il personaggio di Robin Hood di Costner, la star del film, tanto che pare che lo stesso Kevin Costner abbia ordinato al suo amico regista Reynolds di tagliarne alcune scene. 

Nel secondo film citato, interpreta invece un razzista  e sfruttatore proprietario terriero; un  tipo un po' ingenuo, tanto che sottovaluta le capacità del suo antagonista Quigley, un Tom Selleck in uno dei suoi (pochi) ruoli migliori.
Qui Rickman è più sgradevole del solito, ma riesce comunque a dare al suo personaggio quel tocco di umorismo e comicità che lo contraddistingue.
Ah, quasi dimenticavo: Rickman va visto rigorosamente in lingua originale non doppiato, mi raccomando!

Altre menzioni importanti sono quelle di Geremy Irons nel terzo capitolo di Die Hard (guarda caso interpreta il fratello di Gruber/Rickman) e quello femminile di Anny Wilkes in  Misery non deve morire. Ovviamente sto parlando dell'attrice Kathy Bates.


Ma qui si sconfina con l'horror ed è per questo motivo che non ho citato anche i serial killer dei film di genere slasher o gente  del calibro di Hannibal Lecter o John Ryder di The Hitcher.
Quello sarà un capitolo a parte.


Siamo arrivati alla fine, per oggi.
Spero vi siate divertiti a leggere questo articolo su come dovrebbe essere il MIO ideale di CATTIVO in un film che si rispetti.
Alla prossima.





giovedì 29 gennaio 2015

Salve a tutti!
Mi presento un po' meglio: sono un ormai quasi quarantenne cresciuto a film e telefilm americani che non disdegnava, in alternativa, un buon romanzo d'avventura o giallo.
Fin da bambino mi resi conto che guardavo i film con occhio diverso rispetto ai miei amici e compagni di scuola; penso sia stato logico poi, una volta adulto, provare a dilettarmi io stesso dietro (e davanti) una macchina da presa, una videocamera da 4 soldi nel mio caso.
Come è andata?
All'inizio giravo porcherie tra a amici, ma pian piano si migliorava ed ora, tutto sommato, qualche cosa di buono io e i miei amici siamo riusciti a realizzare.
Ho anche avuto a sempre una discreta fantasia, mille idee per la testa che mi tormentavano ad ogni ora e così, un paio d'anni fa, alla fine mi son deciso a provare a metterle per iscritto sotto forma di romanzi.
Un paio li ho auto-pubblicati, un altro lo sto mandando in giro alla ricerca di una vera casa editrice e molti altri sono in fase di scrittura, manoscritti che prima o poi riuscirò a completare.
Ma questo BLOG nasce soprattutto per potermi sfogare e dar voce ai miei pensieri riguardo a film, libri, registri e scrittori vari.
Non prendete troppo sul serio quello che scriverò, nel senso che mi potrebbe capitare di parlare male di capolavori del cinema che a me  non sono proprio piaciuti; ma non pretendo di aver ragione.
Non voglio diventare il classico critico cine-letterario spocchioso, volutamente controcorrente,che crede di essere il più bravo di tutti.
No, sono solo un appassionato che esprime le proprie valutazioni ed idee con la speranza che ci sia qualcuno che le apprezza o che, comunque, le legga volentieri pur non condividendole.

Quindi: benvenuti a tutti, sperando che questo BLOG possa avere lunga vita!