Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

venerdì 26 giugno 2015

UN RICORDO DI JAMES HORNER

Ben ritrovati.

Avevo in mente da un po’ l’idea di scrivere un pezzo sui miei compositori di colonne sonore preferiti (e non), tra i quali compare indiscutibilmente James Horner, premio Oscar per le musiche di Titanic.
Purtroppo Horner è venuto tragicamente a mancare alcuni giorni fa, quindi non potevo esimermi dal ricordarlo in questo piccolo articolo.





JAMES HORNER


Musicista dallo stile immediatamente riconoscibile fin dalle prime note, come i colleghi contemporanei Alan Silvestri, Danny Elfman, John Williams e il grande Elmer Bernstein tra quelli del passato  (quello dei Magnifici 7, per intenderci), Horner iniziava i suoi pezzi d’apertura con un’immancabile  rullo di tamburo che precedevano le note della tromba solista,  per poi passare alle gran casse in stile militare,  con un accenno di sintetizzatore in sottofondo, il tutto “condito” da cori di voci eteree per  un mix di atmosfere a tratti rarefatte,  a tratti epiche.
Queste caratteristiche si possono apprezzare, per esempio, nelle colonne sonore di film come GLORY e APOLLO 13 e, soprattutto, in TITANIC,  dove aggiunge le cornamuse usate in precedenza per BRAVEHEART. 
La colonna sonora di TITANIC rimane il suo indiscusso capolavoro, con pezzi che richiamano molto le arie celtiche di Enya, artista che Horner penso ammirasse parecchio. E’ noto che James Cameron lo scelse proprio perché per il suo film aveva in mente quello stile di musica e non a caso aveva usato dei pezzi di Enya nel montaggio provvisorio del film. Anche se Horner ai tempi di ALIENS aveva avuto un rapporto burrascoso con il regista, rimase entusiasta della proposta di Cameron e si gettò a capofitto nel progetto.
Il risultato fu eccezionale, con alcuni brani forse troppo simili ad alcune composizioni della stessa Enya (esiste  infatti un trailer del film con un noto pezzo della musicista irlandese  che, se confrontato con un’altra versione con il pezzo originale di Horner, si riesce a  notare una somiglianza imbarazzante tra le due canzoni), ma a ben vedere Horner omaggiava la musica celtica ben prima che Enya raggiungesse il successo mondiale.  L’album della colonna sonora di TITANIC vendette milioni di copie e tutt’ora detiene il record di vendite per un album del genere.


L'album di TITANIC


Tornano alla similitudine dei brani di Horner per TITANIC allo stile di Enya , è proprio su questo aspetto che i suoi detrattori si soffermano; James Horner era ritenuto uno che si “ispirava” un po’ troppo ai lavori dei musicisti classici del passato, oltre che citare sistematicamente se stesso.
Non so se sia effettivamente così, almeno riguardo l’accusa di copiare gli altri, ma posso dire che il mestiere di compositore di colonne sonore è insidioso, perché bisogna spesso competere con le musiche provvisorie che il regista ha usato nei montaggi preliminari del film. Cito ad esempio 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO di Kubrick, il quale si affezionò così tanto alle musiche di Strauss che decise di usare quelle anche nella versione definitiva della pellicola. Va detto invece che è prassi comune per i compositori mantenere un proprio stile ben riconoscibile, come ho scritto all’inizio.
Non posso  poi non menzionare le sue musiche per ALIENS-Scontro finale- ,  con alcuni passaggi utilizzati innumerevoli volte per i  trailer di altri film; un intero brano  fu addirittura riciclato nel primo DIE HARD.
Giusto in questi giorni stavo ascoltando la soundtrack di APOLLO 13 e mi sono reso conto di quanto era bravo a creare le giuste atmosfere dei film che musicava, a volte riuscendo a far sembrare la pellicola migliore di quello che era, come probabilmente fece nei casi di BRAVEHEART e GLORY.
Non dimentichiamo che musicò anche il secondo e il terzo capitolo per il grande schermo di STAR TREK, ovvero L’IRA DI KHAN e ALLA RICERCA DI SPOCK.
Fu sempre Horner ad occuparsi della soundtrack de IL NOME DELLA ROSA, quest’ultima piuttosto minimalista e che, vista l’ambientazione medioevale, si scostava dal suo solito stile dal ritmo “militaresco”.
Altro suo grande successo furono le musiche di AVATAR, sempre di James Cameron, colonna  sonora che personalmente ho trovato scontata, quasi banale e priva di mordente, come del resto il film (e lo dico da vero fan di Cameron).
Da aspirante regista e appassionato di cinema, Horner mi mancherà parecchio, anche se nel mio iPod le sue musiche saranno sempre nei primi posti della playlist.
Addio James.