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venerdì 24 aprile 2020

STAR TREK: GENERAZIONI -Mini Recensione-

Il cinematografico passaggio di testimone tra i personaggi della serie classica di Star Trek e quelli di The Next Generation, con Picard & co. che dovranno sventare il catastrofico piano di uno scienziato alieno...
L'inizio del film non è male, dove troviamo (i vecchi) Kirk, Scotty e Chekov durante il viaggio di prova dell'USS Enterprise NCC-1701-D,  ma poi subentrano Picard e il suo equipaggio, 80 anni dopo gli eventi del prologo, e iniziano le magagne.
Le trame secondarie sono solo abbozzate e appaiono "scollegate" rispetto al plot principale (vedi la storia del chip emozionale di Data). Sembra più un episodio di due ore della serie televisiva girato in formato wide screen, che un'opera cinematografica.
E la piatta regia di David Carson, che proviene appunto dal piccolo schermo, non aiuta.
Il personaggio di Beverly Crusher compare sullo schermo per una manciata di secondi, per non parlare della definitiva uscita di scena di James T. Kirk: siamo lontani anni luce rispetto alla (prima) morte di Spock vista nel secondo capitolo della saga.
A proposito: ma Kirk non diceva sempre che sarebbe morto da solo?
La musica di Dennis McCarthy (proveniente direttamente dalla serie televisiva) non è incisiva e spesso risulta sfiancante quanto è ripetitiva.
Il villain di turno è interpretato da un annoiato Malcom McDowell, che alla fine risulta abbastanza insulso.
Insomma, il film l'ho trovato abbastanza deludente. Forse è per questo che l'avevo gettato nel dimenticatoio per quasi 20 anni.



VOTO: 5




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