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lunedì 12 novembre 2018

TOMB RAIDER (2018) -Mini Recensione-

Reboot di TOMB RAIDER, con l'attrice scandinava Alicia Vikander al posto di Angelina Jolie nei panni di Lara Croft.
La nostra eroina, qui, è ancora una neofita dell'archeologia ma decide  comunque di partire alla ricerca del padre scomparso nei pressi di una misteriosa isola nei pressi del Giappone...
Dimenticatevi la Lara della Jolie, che entrava in scena sculettando e strabuzzando gli occhi in favore della macchina da presa, saltava, sparava, prendeva a calci tutti quanti senza quasi nemmeno rovinarsi il trucco. Qui abbiamo una ragazza con un fisico decisamente più asciutto, molto atletico e  e credibile, un viso acqua e sapone, che pare piuttosto insicura all'inizio.
La trama mi è sembrata in ogni caso molto più decente dei film precedenti, anche se le scene d'azione paiono riprese direttamente da uno dei videogame della saga.
La recitazione è decisamente migliore rispetto ai due capitoli con la Jolie, non solo della Vikander ma pure del villain di turno, ovvero Walton Goggins (anche se a tratti, come dico spesso, un tantino sopra le righe per i miei gusti), e dei vari coprotagonisti.
La regia del norvegese Roar Uthaug è nella norma, nonostante la scena iniziale del combattimento in palestra di Lara sia piena di "scavalcamenti di campo" che creano confusione (non si capisce chi è che le sta prendendo e chi sta menando).
Musiche non eccessivamente ridondanti, il che è un bene.
Insomma, un discreto film d'intrattenimento neanche troppo esagerato, che si lascia ben guardare dall'inizio alla fine.

VOTO: 6,5




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