Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

lunedì 20 agosto 2018

LA BATTAGLIA DEI SESSI -Mini Recensione-

Dopo Borg-McEnroe, ecco un altro film sul tennis tratto da una storia vera.
Anni '70: la tennista Billie Jean King, durante la sua battaglia per la parità maschi e uomini nel tennis, ma anche nella vita reale, accetta di giocare una partita in 3 set contro un ex n°1 del tennis, ora ultra cinquantenne, impenitente scommettitore e, soprattutto, maschilista fino al midollo...
Un film sorprendente, dove in realtà le partite di tennis rimangono quasi sullo sfondo (tranne l'ultima sfida) con bravissimi attori.
Emma Stone rimane probabilmente troppo bella per essere somigliante alla vera King, ma mi è sembrata davvero molto convincente nella sua interpretazione. Le scene passionali assieme a Andrea Riseborough risultano poi davvero "hot" senza mostrare praticamente nulla.
Grandioso Steve Carrell, lui sì davvero somigliante, almeno fisicamente, al vero Bobby Riggs; riesce perfino a rendere il suo personaggio quasi per nulla sgradevole (nonostante il suo spudorato sessismo, almeno a parole) ma anzi, alla fine si prova quasi pena e compassione per lui.
Ci stava almeno una candidatura all'Oscar, per uno o per l'altra, a mio modesto parere.
Ritroviamo un buon Bill Pullman (il suo sì che è un personaggio che ti ritrovi a odiare) e brava è anche Sarah Silverman.
Regia dei coniugi Valerie Faris e Jonathan Dayton nella media, con qualche passaggio azzeccato.
Le atmosfere degli anni '70 sembrano comunque ricreate bene.
Buone anche le scene degli incontri di Tennis, nella quali hanno usato, ovviamente, dei tennisti professionisti come controfigure.
Un film consigliato.


VOTO: 7



2 commenti:

  1. Non mi è piaciuto particolarmente e si poteva giocare il messaggio della parità dei sessi un po' meglio.

    Dal punto di vista tennistico paga il fatto di essere uscito a stretto giro rispetto a Borg McEnroe, che quello sì che mi era piaciuto parecchio.

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  2. In parte concordo, anche perché il film risulta a tratti una commedia.

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