Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

sabato 13 maggio 2017

MAC GYVER 2016 -Serie TV-

Ho visto tutti i 21 episodi del reboot del famoso telefilm degli anni '80/'90 (per me un vero e proprio cult) e ora voglio dire la mia.
Questa nuova serie ha fatto storcere il naso a tutti vecchi fan di Richard Dean Anderson (l'interprete originale) ma negli USA è andata bene, tanto da essere stata messa in cantiere una seconda serie.
Sinceramente mi ha stupito di come il suo creatore, Lee David Zlotoff, abbia potuto permettere che ne uscisse fuori una cosa del genere.
Il nuovo Mac Gyver è Lucas Till, noto più che altro per aver partecipato ad un paio di film degli X-Men. Ma non è questo il punto; Still non ha la presenza scenica che aveva RDA e non è solo perché è piuttosto bassino rispetto al suo predecessore: è  proprio lui che non funziona.
La sciagurata idea di James Wan, che ha comunque ben diretto il primo episodio, è stata pessima: un giovane Mac "bimbominkia"? Su, dai...
E poi, tutti quei personaggi co-protagonisti con i nomi ripresi dalla vecchia serie ma che risultano stravolti? Jack Dalton (un giggioneggiante George Eads) che diventa un ex militare che ammazza i cattivi? Wilt Bozer, che in origine era un personaggio che compariva in 3 episodi, qui diventa il miglior amico del protagonista?
La Nikki Carpenter doppiogiochista probabilmente ci sta, ma il cast è troppo giovane. Sembra quasi una versione per teen agers.
Poi c'è Patricia Thornton, l'equivalente femminile di Dana Elcar nella serie classica: questa sì che, secondo me, era una trovata geniale. Ma ancora una volta viene sfruttata poco e male. L'hacker Riley Davis completa il gruppo di (giovanissimi) agenti segreti che lavora per conto delle Phoenix Foundation, diventata ora una vera e propria agenzia governativa ultra top secret.
Tra gli avversari storici di Mac, troviamo una nuova versione di Murdoc e devo ammettere che, tutto sommato, mi ha convinto.
I "macgyversimi" paradossalmente sono un altro punto debole: frettolosi, spiegati male, improbabili e in alcuni casi addirittura trash. Gli episodi auto conclusivi sono una cosa che invece ho gradito; c'è solo una sotto trama che compare qua e là e che conduce lo spettatore fino all'ultimo episodio della serie senza invadere troppo le singole storie.
Altro problema è il plot di partenza.
Come ha già detto qualcuno, il protagonista non è Mac Gyver ma il suo team, tanto che pare un mix tra Missione Impossibile e l' A-Team.
Tra l'altro, spesso George Eads ruba la scena a Till, sia come personaggio, sia come attore.
Ogni tanto compaiono citazioni all'originale, con nomi di personaggi, situazioni, ecc. Questo per dare un contentino ai vecchi fan, ma è davvero poca cosa.
E il famoso tema musicale super noto e orecchiabile? Non c'è, tranne un paio di note introduttive nella sigla iniziale e il breve estratto pare preso dalla vecchia suoneria MIDI che avevo nel cellulare anni fa...
Personalmente non ero contrario ad un reboot del telefilm, ma qui si è sbagliato quasi tutto.
Questa prima stagione comunque, dopo averla vista per intero, intrattiene abbastanza. Ma NON è Mac Gyver.
E' qualcos'altro.




Qui sotto, invece, ecco una MIA versione di Mac Gyver: un corto di qualche anno fa, da me diretto e interpretato, che ha ricevuto buoni riscontri su un forum di appassionati della serie classica.
Buona visione e non prendetemi troppo in giro...






1 commento:

  1. Io difficilmente lo vedrò, perché non voglio veder rovinato un mito così, senza carisma e personalità...comunque il corto è meglio ;)

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