Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

sabato 20 febbraio 2021

L'UOMO DEL LABIRINTO -Recensione-

Un detective in ricerca di riscatto viene assunto per ritrovare una ragazza scomparsa. Tempo dopo, Samantha si risveglia in ospedale priva di memoria...
Seconda regia di Donato Carrisi che, come per La ragazza nella nebbia, porta sul grande schermo un suo romanzo.
Se il precedente lavoro di Carrisi, seppur imperfetto, mi aveva piacevolmente sorpreso, qui c'è da registrare un netto passo indietro. C'è da dire che anche il romanzo originale non mi era piaciuto (contrariamente alle altre opere di Carrisi che ho letto) ma questa pellicola è proprio brutta.
La regia è piena di sbavature, confusionaria e lo scrittore dimostra ancora una volta di NON saper dirigere gli attori. La recitazione, infatti, è mediocre, a tratti amatoriale.
L'unico a salvarsi è il solito Toni Servillo, che però da solo può fare ben poca cosa.
Dustin Hoffman pare il classico pesce fuor d'acqua, per nulla aiutato dal doppiaggio di Giorgio Lopez (che ho apprezzato invece in altri contesti). Svogliato e annoiato, sembra non vedere l'ora di finire la propria scena. Per non parlare della ragazza co-protagonista, con il volto perennemente imbronciato e un'imbarazzante dizione.
Ridicole poi le retroproiezioni della città create in una pessima CGI.
Inoltre il "non luogo" tipico di alcuni romanzi di Carrisi, dove i personaggi hanno nomi internazionali e le forze di polizia usano delle procedure investigative tipiche dei paesi anglosassoni nonostante l'ambientazione sembri italiana, o comunque "mediterranea", crea ulteriore confusione nello spettatore. Può funzionare sulla carta, non sul grande schermo, secondo me.
Insomma, una delusione quasi totale.
La dimostrazione che un bravo romanziere non è automaticamente anche un bravo regista cinematografico (Stephen King docet).

VOTO: 5




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