Elucubrazioni, recensioni, curiosità varie sui miei film, registi, romanzi e scrittori preferiti.

domenica 17 novembre 2019

INDIANA JONES E IL REGNO DEL TESCHIO DI CRISTALLO -Mini Recensione-

Ambientato verso la fine degli anni '50, in questo quarto capitolo un anziano Indiana Jones dovrà affrontare agenti sovietici interessati a mettere le mani su un misterioso teschio di cristallo che potrebbe dare loro immensi poteri...
I fan del personaggio creato da George Lucas di solito fanno finta che questo quarto capitolo della saga non esista e in effetti non hanno tutti i torti.
Il film è bruttino e non regge assolutamente il confronto con le pellicole precedenti, compreso il tanto bistrattato INDIANA JONES E IL TEMPIO MALEDETTO.
Harrison Ford, seppur qui ancora abbastanza in forma, appare stanco e svogliato. Perfino Shia LeBeouf riesce a oscurarlo in un paio di scene. Delude anche il personaggio di Karen Allen, uno dei punti di forza del primo film. John Hurt è sempre una garanzia, ma anche qui interpreta il (suo) solito tipo stralunato e fuori di testa.
Buona invece la prova di Cate Blanchett; la sua Irina Spalko è un villain con i contro fiocchi, tanto che spesso ho fatto il tifo per lei anziché per Indy.
La sceneggiatura è piena di falle e di situazioni troppo improbabili perfino per un film di Indiana Jones e molte gag non vanno a segno. L'idea di introdurre il figlio del dottore archeologo non era affatto da buttare, secondo me, ma non è stata sfruttata a dovere.
Regia di Spielberg non pervenuta; probabilmente questo è il suo lavoro peggiore.
Gli effetti speciali con i fondali digitali sono un pugno in un occhio, soprattutto se confrontati con gli effetti ottici (quasi) artigianali dei primi tre capitoli. Perfino le musiche di John William risultano fiacche e noiose.
Insomma, una delusione quasi totale, anche se ha incassato bene.

VOTO: 4,5



2 commenti: