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domenica 13 ottobre 2019

BOHEMIAN RHAPSODY -Recensione-

Finalmente ho visto il film sui Queen, o meglio, su Freddie Mercury, di cui tutti hanno parlato.
Parto subito dicendo che le impressioni che avevo avuto su Rami Malek nei vari trailer sono state confermate: a tratti sembra convincente, a volte invece pare un concorrente di TALE E QUALE SHOW a cui importa solo impressionare il pubblico cercando la somiglianza a tutti i costi, finendo però per esagerare. Non a caso Malek è un attore tendente al cosiddetto "over acting".
Ho trovato molto più convincenti Gwilym Lee nei panni di Brian May e Joseph Mazzello in quelli di John Deacon, nonostante una recitazione più contenuta, mentre è Ben Hardy/Roger Taylor quello che mi è piaciuto di meno.
Durante le performance canore la voce di Malek è stata sostituita dal cantante Marc Martel (vero e proprio clone di Mercury), tranne quando sono stati usati i veri brani dei Queen, ovviamente.
Anche sulla regia ho avuto impressioni contrastanti; del resto si sono alternati due registi, Bryan Singer e Dexter Fletcher, ottenendo così una direzione un tantino disomogenea e in certe parti troppo "scolastica", tipo una certa scena ambientata sotto la pioggia con Freddie lì fermo a bagnarsi mentre un'auto si allontana (e qui mi fermo per non fare spoiler).
Essendo stato un fan dei Queen, le ben note incongruenze storiche presenti nella pellicola mi hanno dato fastidio, lo ammetto, ma capisco che la sceneggiatura di un film deve seguire un preciso schema fino ad arrivare al climax della storia.
Ottimo invece il montaggio del bravo John Ottman.
Gli effetti speciali digitali per ricreare lo stadio di Wembley gremito di pubblico, con relativa fotografia patinata, sono un pugno in un occhio, perché a ogni controcampo dal palco al pubblico la magia di ritrovarsi nel 1985 svaniva di colpo.
Il concerto del Live Aid rimane però la parte migliore; davvero emozionante, nonostante tutto.
Tirando le somme, questo BOHEMIAN RHAPSODY non mi è parso certo il capolavoro che molti descrivevano, però intrattiene bene, riuscendo pure a commuovere nella parte finale.


VOTO: 6,5





1 commento:

  1. Mi da fastidio quando usano la parola capolavoro, cosa che questo film come altri non è, tuttavia mi è piaciuto, ne saprai presto ;)

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